L’Associazione: “La decisione del Comune di imporre il pagamento su una serie di parcheggi cittadini, senza aver preventivamente potenziato i trasporti pubblici, rischia di essere la concausa della morte del commercio urbano”
“La decisione del Comune di imporre il pagamento su una serie di parcheggi cittadini, senza aver preventivamente potenziato i trasporti pubblici, rischia di essere la concausa della morte del commercio urbano. Stiamo uscendo da una pandemia di due anni e siamo nel pieno di una guerra inquietante alle porte dell’Europa: scegliere questo preciso momento è sfiancante”. Lo affermano la presidente di Confesercenti Pescara Marina Dolci ed il direttore Gianni Taucci. “È facile immaginare che le famiglie alle prese con il caro benzina, dovendo scegliere fra il centro urbano con i parcheggi a pagamento ed i parcheggi gratuiti dei centro commerciali, sceglieranno la via più semplice per risparmiare – spiegano – quindi non comprendiamo davvero la ragione di questa scelta.
La avremmo comprese se fossero stati attivati parcheggi di scambio, o sistemi di trasporto pubblico sostituitivi: ma non è così. Anzi, scegliere di mettere i parcheggi a pagamento anche di domenica quando l’orario degli autobus viene ulteriormente ridotto, vuol dire solo imporre una tassa aggiuntiva sui consumatori. Sarebbe stato più onesto eliminare dal bilancio comunale le voci senza copertura finanziaria, piuttosto che imporre tasse occulte nel momento più buio per l’economia cittadina. Purtroppo prendiamo atto che oltre alla sostanza, manca anche la forma: nessuna di queste scelte è stata condivisa con le associazioni di categoria. Avremmo potuto dare consigli che evidentemente non sono graditi ne richiesti”.
L’articolo Confesercenti Pescara, parcheggi a pagamento: “Tempismo sbagliato, così muore il commercio urbano” proviene da Confesercenti Nazionale.