Il Portavoce Sacco: “È una vera tragedia per migliaia d’imprenditori lombardi, ci rivolgiamo anche al Presidente Fontana per sensibilizzare il Governo per un intervento urgente e risolutivo”
Sono decine di migliaia gli operatori del commercio ambulante lombardi piombati nuovamente nel caos dopo la “stroncatura”, da parte di vari tribunali amministrativi regionali – e da ultimo anche da ben due pronunce della sezione milanese del TAR Lombardia – di quanto disposto dal Decreto Legge 34/2020, che aveva da ultimo sancito la disapplicazione della famigerata Direttiva Bolkestein per il settore e il rinnovo dodecennale delle concessioni per il suolo pubblico non già riassegnate sulla base dell’intesa di Conferenza unificata del 2012: in base a quanto richiamato dalla giustizia amministrativa, tale normativa andrebbe infatti disapplicata, al più prorogando a fine 2023 la durata delle concessioni non già rinnovate sulla base dell’intesa del 2012.
«È una vera tragedia per migliaia d’imprenditori lombardi, la cui unica “colpa” è quella di avere concessioni in Comuni che – ignorando quanto insistentemente richiesto dalla nostra Confederazione – non hanno provveduto per tempo ad applicare l’intesa di Conferenza Unificata del 2012, che ha invece consentito a molti colleghi di ottenere – ormai dal 2017 – concessioni con scadenza anche fino al 2030», commenta “Franco” Francesco Sacco, portavoce di ANVA-Confesercenti Lombardia.
«In Lombardia, come nel resto d’Italia, vediamo dunque una situazione “a macchie di leopardo”» riprende Sacco, «che peraltro trova inadempienti, oltre a molte piccole municipalità disorganizzate, anche importanti Comuni come quello di Milano, che l’altro ieri ha annunciato l’annullamento d’ufficio del procedimento che aveva avviato a fine 2020, portando oltre 3.000 operatori in un nuovo “limbo” d’incertezza per il futuro del loro lavoro e delle loro famiglie».
«Già essendo in corso un serrato dialogo tra ANVA-Confesercenti e il vice-Ministro allo Sviluppo Economico – Onorevole Gilberto Pichetto Fratin – ci rivolgiamo anche all’omologo Assessore regionale Guido Guidesi, nonché al Presidente regionale Attilio Fontana, affinché vogliano sensibilizzare a loro volta il Governo rispetto alla necessità di un intervento urgente e risolutivo per la categoria dei commercianti al dettaglio su area pubblica».
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