Si è concluso il periodo dei saldi invernali 2023 e molti esercenti padovani non si professano particolarmente soddisfatti dell’andamento delle vendite. Dopo un inizio in linea con gli anni precedenti, in cui le vendite sono state molto buone dei primi 3-10 giorni, le ultime settimane sono andate a rilento.
Due mesi in cui l’affluenza è rimasta in media invariata rispetto all’anno scorso ma che non si è tradotta in un medesimo guadagno: il 52% delle testimonianze raccolte, dichiara di aver registrato una diminuzione circa del 10% degli incassi rispetto ai saldi invernali 2022.
Questo andamento è sicuramente attribuibile al periodo di difficoltà economica generale che molte famiglie stanno affrontando ed è da correlare alle nuove abitudini di acquisto da parte dei clienti. Clienti che comprano solo dopo un’attenta indagine di mercato e fanno spese in modo sempre più ponderato, tagliando soprattutto le spese non strettamente necessarie.
C’è anche un altro fenomeno che ha preso piede, lo showrooming, ossia la tendenza di informarsi sul prodotto in store per poi comprarlo online perché venduto a prezzo più conveniente.
Una pratica che vale per i prodotti “da provare” come abbigliamento o calzature, ma anche per tutti i prodotti che si desidera vedere dal vivo o per cui è preferibile avere una consulenza preparata sul prodotto.
Inoltre, abbiamo avanzato più volte le perplessità legate alla data di inizio. Per la maggior parte, dei commercianti la data dei saldi andrebbe posticipata rispetto all’inizio della stagione.
Oggi (28 febbraio) invitiamo tutti i consumatori ad approfittare dell’ultima giornata di svendite, sicuramente non mancheranno buone occasioni per gli ultimi articoli della stagione invernale da sfruttare in questi ultimi giorni di freddo.
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L’articolo Confesercenti Veneto Centrale, fine saldi invernali 2023: il commento del Presidente Nicola Rossi proviene da Confesercenti Nazionale.