Tra i compiti dell’Associazione non ci sarà solo l’azione di rappresentanza nella concertazione con le Istituzione ma anche un affiancamento delle imprese associate
Nonostante la leggera ripresa post pandemia, a Palermo le Pmi continuano ad arrancare soprattutto per quanto riguarda il commercio e l’innovazione tecnologica. Il dato, contenuto nella Relazione della Presidente di Confesercenti Palermo Francesca Costa, è emerso nel corso dell’Assemblea annuale dell’associazione che si è tenuta lunedì sera. Un dato di non poco conto se si considera che nel 2026 si stima una trasformazione epocale per il settore e i consumi che per la prima volta dovrebbero dividersi in parti uguali tra negozi fisici e online. Dunque, tra i compiti dell’associazione non ci sarà solo l’azione di rappresentanza nella concertazione con le Istituzioni ma un affiancamento delle imprese associate lungo la strada dell’adeguamento tecnologico, indispensabile ad accrescerne la competitività, come ha sottolineato il direttore Michele Sorbera. “Siamo parte della classe dirigente di questo territorio – ha detto Sorbera – e dobbiamo avere visione e responsabilità. Abbiamo il dovere di essere propositivi, di incalzare la politica e nello stesso tempo di accompagnare con le competenze, le professionalità ed i servizi di cui disponiamo, tutte quelle imprese del commercio, del turismo e dei servizi che voglio misurarsi sul mercato, innovarsi e crescere.”
La necessità di aumentare la competitività delle imprese è stato il punto centrale della relazione di Francesca Costa. “Su questo fronte, Palermo deve sfruttare a pieno i fondi del Pnrr– ha detto Costa – Come associazione stiamo ponendo grande attenzione nei confronti delle azioni che il Governo regionale intende mettere in campo per l’Isola, nel rispetto della concertazione pubblico – privato a valere sul Fondo di Coesione contando su una dotazione di 207 milioni di euro. In cima agli interventi c’è proprio il rafforzamento della competitività e il riposizionamento di settori produttivi tradizionali”. A frenare la piena ripresa delle Pmi nonostante le stime nazionali, ci sono anche una serie di nodi strutturali tra cui la macchina burocratica. Il SUAP, ad esempio, che non riesce a svolgere a pieno il ruolo che la norma gli riconosce nell’essere unico interlocutore nei confronti dell’utenza rispetto ai vari procedimenti propedeutici al rilascio delle autorizzazioni per l’apertura o l’esercizio di un’attività. Ma da rimodulare è anche il sistema di tassazione locale e la distribuzione di ZTL e aree parcheggio in termini logistici e di fasce orarie.
Di fronte agli eventi epocali degli ultimi anni – dagli effetti della pandemia alla crisi economica determinata dall’invasione russa dell’Ucraina e gli effetti sulle bollette – occorre tornare a progettare forme diverse di organizzazione della città anche rispetto alle attività che ospita. “Lo sviluppo dei nostri territori in chiave moderna – ha detto Costa – è di certo connesso anche alla capacità di trovare il giusto equilibrio tra le varie forme di commercio ed in particolare tra la GDO e le piccole imprese commerciali”. Tutti temi su cui Confesercenti ha già intrapreso un confronto con il Comune di Palermo, trovando la disponibilità all’ascolto della giunta Lagalla. All’Assemblea hanno preso parte gli assessori comunali Giuliano Forzinetti (Attività produttive ed economiche) e Maurizio Carta (Urbanistica e Pianificazione strategica) in rappresentanza del Comune e il Commissario della Camera di Commercio Palermo – Enna, Alessandro Albanese.
Dopo gli interventi degli ospiti, la parola è passata a Michele Sorbera, direttore di Confesercenti. “Bisogna guardare al futuro con fiducia – ha detto Sorbera –Gli eventi drammatici degli ultimi anni hanno introdotto ed accreditato anche strumenti e comportamenti sociali che ormai sono acquisiti. Lo smart working, ad esempio, ha modificato per tanti lavoratori dipendenti il rapporto con il luogo fisico del lavoro. E questa minore mobilità, assieme alle restrizioni anti-Covid che hanno interessato tutti, ha portato a comportamenti nuovi nel modo di consumare da non sottovalutare: dall’aumento degli acquisti online anche per le piccole attività alle consegne a domicilio, alla riscoperta dei negozi di vicinato. Strumenti e comportamenti su cui misurarsi nei prossimi anni e che dobbiamo ricondurre a vantaggio delle pmi che noi rappresentiamo. Come Associazione dobbiamo avere una visione chiara dei cambiamenti ed aiutare le imprese a crescere e stare al passo dei cambiamenti.”
Ha chiuso l’Assemblea, il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina: “Le sfide che oggi devono affrontare le aziende a noi associate – ha detto – comportano per la nostra associazione un impegno alto per accompagnarle e assisterle in un percorso di transizione e di ripresa. Un impegno che comporta anche per noi la necessità di affrontare una sfida per migliorare la qualità della rappresentanza politica e sindacale. La Confesercenti di Palermo in questo si conferma modello per tutta la Sicilia.”
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