172 i sì 99 voti contrari e 1 astenuto
Approvato dalla Camera dei Deputati il disegno di legge sull’Autonomia differenziata. L’Aula di Montecitorio ha licenziato il provvedimento con 172 i sì 99 voti contrari e 1 astenuto. Ora è legge. Il definitivo via libera è arrivato dopo che l’aula aveva ieri votato a maggioranza l’inversione dell’ordine dei lavori per anticipare la discussione sull’autonomia rispetto a quanto stabilito nell’iniziale calendario, dando il via a una vera e propria maratona notturna.
La Camera ha dunque proceduto con l’iter, dall’esame della quarantina di ordini del giorno presentati al voto degli emendamenti, articolo per articolo, arrivando alla conclusione dei lavori con la conferma del testo già approvato al Senato.
La legge sull’autonomia differenziata, strutturata su 11 articoli, punta ad attuare la riforma del 2001 del Titolo V della Carta.
Serve a definire le modalità e i contenuti delle intese che possono intercorrere tra lo Stato e le Regioni che chiedono l’attribuzione di maggiori forme di autonomia nelle 23 materie espressamente previste.
Per 14 materie è prevista la necessità della previa determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazione, che stabiliscono i criteri con cui si determina il livello di servizio minimo da garantire in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, attraverso la definizione dei costi e dei fabbisogni standard.
Sarà il Governo, entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, a dover varare i necessari decreti legislativi per la determinazione dei livelli e dei relativi importi.
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