Si comunica che con determinazione del Segretario generale n. 228 del 28/12/2023 si è concluso il procedimento istruttorio ed è stato approvato l’ elenco delle domande formalmente ammesse ai sensi dell’art. 9 del Bando
Si comunica che con determinazione del Segretario generale n. 228 del 28/12/2023 si è concluso il procedimento istruttorio ed è stato approvato l’ elenco delle domande formalmente ammesse ai sensi dell’art. 9 del Bando
Finale d’anno con il ‘pienone’ per il turismo: per l’ultimo week end del 2023 le strutture ricettive italiane si avviano a ospitare 4,1 milioni di presenze nelle notti del 30 e del 31 dicembre, con l’89% delle stanze disponibili già riservate. E con le prenotazioni last minute, in alcune località si potrebbe arrivare al sold out.
È quanto stima il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, a partire dall’analisi sulla disponibilità dell’offerta ricettiva nelle piattaforme online nel weekend del 30-31 dicembre.
Previsioni positive, dunque, per le due notti finali dell’anno, che si estendono anche ai primi giorni del 2024: tra Capodanno e l’Epifania, infatti, il sistema ricettivo italiano dovrebbe registrare 12 milioni di presenze complessive.
A registrare il maggiore aumento di prenotazioni sono le località di montagna, soprattutto quelle dell’arco alpino, con tassi medi di saturazione saliti al 94%. Valori elevati risultano anche per le località dei laghi, dove l’occupazione media è del 91%. Tendenze simili per le località termali e della campagna/collina, con una occupazione rispettivamente del 90% e del 91%.
Le strutture delle città d’arte si fermano invece all’89%, ma come sempre saranno affollate soprattutto da turisti stranieri. Valori al di sotto della media, invece, per le strutture delle località marine.
Il tasso di occupazione più elevato è stato registrato per le strutture attive nelle regioni del Nord Est e del Nord Ovest, rispettivamente del 92% e del 93%. Le regioni del Centro si attestano all’89% e quelle del Sud e Isole scendono invece al 76%.
Tipologia turistica
Media Città d’arte
89%
Media Località marine
77%
Media Località termali
90%
Media Località montane
94%
Media Località dei laghi
91%
Media Località rurali e collina
91%
Destinazione
Destinazione
Piemonte
94%
Lazio
86%
Valle d’Aosta
96%
Abruzzo
86%
Lombardia
90%
Molise
75%
Liguria
89%
Campania
80%
Trentino-Alto Adige
98%
Puglia
76%
Veneto
92%
Basilicata
79%
Friuli-Venezia Giulia
92%
Calabria
65%
Emilia-Romagna
85%
Sicilia
75%
Toscana
91%
Sardegna
84%
Umbria
96%
Marche
86%
Italia
89%
L’articolo Turismo: Assoturismo-CST, pienone di Capodanno, per il weekend 30-31 dicembre prenotate 9 camere su 10, previste 4,1 milioni di presenze proviene da Confesercenti Nazionale.
Confesercenti Arezzo stila il bilancio di un 2023 impegnativo. Per l’associazione di categoria il 2023 ha rappresentato un anno durante il quale le piccole medie imprese del commercio dei servizi e del turismo hanno dovuto stringere i denti per far fronte a numerose difficoltà che minano gli equilibri a causa del caro bollette, il caro benzina, del calo dei consumi, del minor potere di acquisto delle famiglie.
Emergenze nelle emergenze che si sommano a una crisi che arriva da lontano dopo gli anni della pandemia. Spiragli positivi per il futuro con l’inflazione in rientro e un leggero recupero di fiducia in riferimento al commercio al dettaglio.
Un anno caratterizzato per Confesercenti anche in una crescita degli associati a testimonianza del valore riconosciuto dalle imprese all’associazione di via Fiorentina.
Attraverso la professionalità dello staff di Confesercenti il sostegno alle aziende è arrivato su più fronti: sicurezza, formazione, credito, servizi ed eventi. Da segnalare anche l’apertura di un nuovo servizio per chi vuole avviare un’impresa nel settore del Franchising.
“Il Franchising point” ricorda la direttrice Valeria Alvisi “è il nuovo sportello attivato per un modello di commercio moderno. Un’autentica e concreta opportunità rivolta agli imprenditori che intendono affacciarsi in un sistema vincente e professionale che rappresenta la novità del 2023. Inoltre siamo orgogliosi di aver attivato assieme alla Securshop l’opportunità rivolta agli imprenditori di poter utilizzare l’utile strumento antirapina che permette, grazie a una piattaforma, di creare un filo diretto con le centrali operative delle Forze dell’Ordine”.
“Un accordo che viene da lontano e che si è finalmente concretizzato dando una concreta risposta ai commercianti che vorranno alzare l’asta della sicurezza tra le vetrine dei negozi e delle nostre strade e piazze. Durante il 2023 l’associazione è cresciuta numericamente. Un balzo in avanti significativo, non scontato in un periodo durante il quale non si registra una crescita numerica delle aziende. È quindi per noi un motivo di doppia soddisfazione riscontrare adesioni tra le imprese che riconoscono il valore dell’associazione di categoria impegnata quotidianamente nel sostenerle e far fronte alle esigenze. Apprezzato, dagli associati, il corso di marketing digitale che Confesercenti ha omaggiato agli iscritti per offrire un’occasione di crescita professionale utile a sviluppare conoscenze e ad accrescere l’immagine dell’azienda e le vendite”.
Ed è stata proficua ed intensa anche l’attività sindacale su più fronti in un momento storico che ha visto tantissime categorie affrontare momenti di difficoltà.
“Penso ai benzinai, agli ambulanti, ai ristoratori oltre che ai commercianti in genere dai negozi di abbigliamento alle calzature” commenta il presidente Mario Landini “e l’impegno dell’associazione di categoria è stato quello di sostenerli in ogni occasione in cui sono emerse necessità. Altissimo l’impegno sia ad Arezzo che nelle vallate per organizzare eventi in modo da animare il commercio di vicinato. A livello locale così come nazionale continua a preoccupare la dinamica dei consumi delle famiglie”.
“La parabola della spesa delle famiglie nel corso dell’anno resta discendente ma l’auspicio è che il calo dell’inflazione, e il conseguente progressivo recupero del potere d’acquisto dei redditi, possano riportare velocemente i consumi su un trend positivo. La fiducia dei consumatori è la nostra fiducia che ci fa ben sperare per un 2024 migliore”.
“Per il prossimo anno sarà necessario un alleggerimento più sostanziale del peso del fisco ed è questa la sfida che Confesercenti cercherà di portare avanti a livello nazionale. A livello locale continueremo a farci da tramite con le amministrazioni comunali per fare da megafono alle richieste degli imprenditori e trovare la strada da percorrere per dare le risposte alle esigenze delle aziende”.
E Confesercenti ha lavorato molto per sostenere le aziende anche dal punto di vista del credito per dare liquidità oltre che per sostenere investimenti in modo che possano progettare il futuro. Fondamentale anche l’attività della formazione sempre più indispensabile per ogni settore. Resta vivo l’impegno a promuovere eventi e iniziative per animare i quartieri e le strade cittadine in ogni zona in cui l’associazione è presente.
È intensa l’attività di formazione svolta dall’agenzia formativa Cescot. Nel 2023 sono stati 89 i percorsi formativi erogati per un totale di 1.500 utenti formati nella provincia; 1.220 aziende coinvolte e 3.700 ore di lezione. Numeri che confermano l’intenso lavoro quotidiano a fianco degli associati e di chi cerca di acquisire le competenze necessarie per affacciarsi nel mondo del lavoro sia come imprenditore che come addetto.
“Un’attività – spiega la direttrice del Cescot Chiara Crociani – particolarmente ricca e preziosa sia per le aziende che per i giovani in termini occupazionali. La formazione è ormai un servizio utile per gli imprenditori ma anche per chi deve affacciarsi nel mondo del lavoro”.
Il 2023 quindi è stato un anno impegnativo con numerosi i percorsi formativi organizzati dall’agenzia formativa di Confesercenti grazie ai quali l’associazione di categoria ha dato la possibilità ai discenti coinvolti di acquisire nuove competenze su svariati temi.
“Dalla sicurezza nei luoghi di lavoro, all’igiene e sicurezza alimentare – aggiunge Chiara Crociani – per quanto riguarda la formazione obbligatoria, fino ai corsi professionalizzanti per ottenere titoli spendibili nel mercato del lavoro. Tra i corsi più frequentati quelli per barman, pizzaiolo, panificatori, pasticceria, cucina professionale, contabilità, buste paga e contributi, lingue, solo per citarne alcuni della vasta offerta formativa proposta ogni anno da Cescot”.
“Una moltitudine di servizi offerti per assistere le aziende sia per Start up che aziende già avviate, aziende già socie e nuove. Finanziamenti con garanzia Italia Comfidi per 20 milioni di euro a circa 200 aziende sia a breve che medio lungo termine, tra cui molte start up sul medio lungo termine. Altrettanti milioni di finanziamenti con garanzia diretta del Medio Credito Centrale e molte risposte sui controlli a campione effettuati dal Medio Credito Centrale sulle aziende”.
“Significativi anche i finanziamenti di credito diretto Italia Comfidi con 10 milioni a un centinaio di aziende e 200.000 euro erogati tramite la Cassa del Microcredito che permette di aiutare per piccoli importi indispensabili a garantire alle aziende la liquidità necessaria per far fronte al fabbisogno quotidiano”.
“Ed a proposito di finanza agevolata, il 2023 ha visto anche l’erogazione di 150 voucher per il rimborso della garanzia, oltre a decine e decine di bandi a fondo perduto tra Simest, Inail, e tantissime pratiche per il credito d’imposta 4.0 e la Sabatini 4.0. Un lavoro intenso al quale si è aggiunta l’attività di monitoring annuale sull’analisi della centrale rischi e analisi di bilancio effettuata per molte decine di aziende”.
È questa in sintesi l’intensa attività a sostegno delle piccole medie imprese svolta durante il 2023 dall’ufficio credito di Confesercenti diretto da Federica Del Sere.
“In un momento in cui la garanzia diretta Medio Credito Centrale” commenta Federica Del Sere “sembra voler togliere d’importanza ai Confidi, i numeri nel loro complesso dimostrano voglia di rivincita e di conferma della figura del Confidi tra banche e aziende”.
“L’assistenza che l’ufficio credito di Confesercenti” aggiunge Del Sere “dà, ogni giorno, alle aziende è a 360 gradi, unendo la garanzia per l’accesso al credito bancario all’erogazione diretta e, se possibile, agevolazioni sotto forma di voucher, fondo perduto e finanziamento a tasso zero. Non per ultimo il monitoraggio trimestrale sulle centrali rischi delle aziende e analisi di bilancio con sviluppi di piani industriali necessari per l’accesso al credito”.
Ed è un servizio decisamente professionale quello offerto accompagnando gli imprenditori in pratiche utili a far crescere e sviluppare le aziende e i progetti.
“A differenza dell’ormai sempre più stringente mondo bancario”spiega la direttrice dell’ufficio credito di Confesercenti “il nostro ufficio si compone di professionisti che sanno ascoltare le aziende per trovargli le migliori soluzioni, in tempi rapidi, unendo il finanziamento bancario a quello diretto e laddove possibile con qualche agevolazione statale”.
Ma quali sono state le azioni più incisive?
“Il 2023 ha visto sicuramente protagonista” puntualizza Del Sere “l’erogazione del finanziamento agevolato al 2,89% da parte di Italia Comfidi in un contesto in cui i tassi di mercato erano circa il doppio. Anche la Cassa del Microcredito ha iniziato il suo percorso a fianco di microimprese”.
“Sul tema delle agevolazioni di Stato sicuramente la 4.0 ha fatto da padrona, ma ci sono state anche numerose erogazioni a tasso zero di Simest volte sia ad aziende che hanno subito cali fatturato per la guerra Ucraina, sia per aziende che investono in mercati esteri e digitalizzazione. Sulla stessa tematica di internazionalizzazione e digitalizzazione è stata protagonista anche la Regione Toscana ed infine per investimenti in energia rinnovabile abbiamo fatto anche la seconda edizione del Parco Agrisolare e come ogni anno l’appuntamento per il bando Inail”.
E per il futuro? “Il 2024 sarà sicuramente una prosecuzione di tutto ciò ma” conclude Federica Del Sere “con il potenziamento della garanzia di Italia Comfidi dovuta al decalage della garanzia diretta di Medio Credito Centrale; maggiori volumi di credito diretto sia Italia Comfidi sia Cassa del Microcredito dovuti alla sempre meno capillarità del sistema bancario sulle aziende; proseguimento di tutte le misure di Simest, Regione Toscana, normativa 4.0 con aggiunta della transizione 5.0; consulenza sui temi ESG che affiancherà il consueto monitoraggio alle aziende”.
Da Arezzo, alla Valdichiana, alla Valtiberina, dal Valdarno al Casentino sono stati oltre 60 gli eventi organizzati per un totale di circa cento giornate di eventi.
“È stato un anno intenso” spiega il vicedirettore Lucio Gori “anche dal punto di vista delle iniziative di animazione e promozione commerciale che hanno visto la Confesercenti soggetto promotore e coordinatore nel nostro territorio provinciale. Sono state in totale oltre 60 coinvolgendo complessivamente oltre 700 aziende durante 100 giornate di manifestazioni promosse per la valorizzazione delle reti commerciali nei centri storici, dei Centri Commerciali Naturali e delle strade di periferia. A tal proposito sono state oltre 30 le iniziative di promozione ed animazione dei centri storici e strade di periferia, che hanno permesso di coinvolgere circa 400 imprese. Tra queste manifestazioni da segnalare, la conferma del successo del Moonlight Festival ad Arezzo, quello di Via Romana in festa. Particolarmente importante l’attività di supporto a sostegno degli eventi dei centri commerciali naturali tra i quali in particolare Anghiari con i Mercoledì di Anghiari”.
Gli eventi organizzati da Confesercenti si sono confermati utili anche per la valorizzazione e la promozione del commercio ambulante con fiere promozionali e manifestazioni tematiche dedicate ai fiori, tartufi, street food e filiera corta.
“Quest’anno sono tornate a pieno regime le fiere e di promozione del commercio ambulante” conferma Gori “grazie alle quali abbiamo coinvolto oltre 350 imprese tra ambulanti e produttori agricoli ed artigianali. Tra queste ci preme sottolineare a San Giovanni Valdarno la novità del Perdono dei Sapori e la conferma del Mercato Europeo; ad Arezzo la conferma di grande successo della rinnovata collaborazione con l’associazione Tartufai delle valli Aretine per l’organizzazione della rassegna Tartufi d’Etruria; in Valtiberina ad Anghiari, ‘I centogusti dell’Appennino’ e a Sansepolcro, la ‘Piazza dei sapori’ in occasione delle fiere di mezzaquaresima, senza dimenticare le fiere di San Torello a Poppi in Casentino o quelle del fiore a Cortona e Foiano della Chiana in valdichiana”.
E per la valorizzazione e la promozione della rete della ristorazione aretina, infine Confesercenti ha promosso in collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo e Siena la realizzazione del progetto regionale “Vetrina Toscana”, con la conferma tra gli altri del format regionale “Appunti di viaggio”. In totale sono stati cinque gli appuntamenti realizzati con oltre 300 partecipanti, per un connubio che unisce cultura, turismo ed enogastronomia.
“La novità 2023” conclude Gori “è stata rappresentata dal debutto ad Anghiari della rassegna “Vinicoli” dedicata all’enoturismo, che si è rivelata una formula vincente nella partecipazione e nel giudizio dei visitatori”.
L’articolo Arezzo: il 2023 di Confesercenti a fianco delle pmi proviene da Confesercenti Nazionale.
Dalle rilevazioni effettuate presso le imprese associate di Modena e provincia, quello che emerge è una situazione complessiva positiva, con vendite stabili o in aumento per il 70% delle attività intervistate.
Bene anche l’affluenza in ristoranti e bar, dove si registra un aumento di cene aziendali e di pranzi e cene per le festività.
Tra i settori che hanno registrato vendite in aumento ci sono l’abbigliamento, profumerie, libri e tecnologia.
L’acquisto più gettonato? Un prodotto alimentare artigianale, per i modenesi immancabile durante le festività
Dall’indagine di Confesercenti Modena presso attività commerciali associate che operano in vari settori (gioiellerie, giocattoli, abbigliamento, librerie, profumerie, tecnologia e alimentari) si conferma al primo posto la spesa per i generi alimentari.
I modenesi infatti non rinunciano a festeggiare il Natale con una tavola imbandita di tradizione e prodotti artigianali di qualità.
A farla da padrone durante le festività natalizie, i consumi per generi alimentari. Oltre l’82% degli intervistati ha dichiarato vendite stabili o in aumento rispetto allo scorso anno. Le prime scelte dei modenesi sono per i prodotti della tradizione: tortellini fatti a mano cotti rigorosamente nel brodo di cappone, carne per il bollito e gli immancabili cotechino e zampone, anche questi artigianali. Bene anche le vendite dei panettoni e pandori artigianali e il pesce, classico intramontabile per la cena della Vigilia di Natale.
Abbigliamento
In aumento del 5% la vendita di abiti da sera e scarpe da donna per le festività mentre è stabile la vendita di guanti, sciarpe, maglioni e camicie. La maggioranza dei consumatori attenderà i saldi per i capispalla, che in Emilia Romagna partiranno il prossimo 5 gennaio.
Profumerie e gioiellerie
Il 90% delle profumerie dichiara vendite stabili o in aumento. Bene le vendite di profumi di marca mentre in calo quelle di profumi a basso prezzo e meno costosi. Per quanto riguarda le gioiellerie, il 50% dichiara vendite stabili o in aumento. In flessione i gioielli in oro.
Stabili le vendite dei giocattoli per il 50% degli intervistati con i giochi di società tra i più regalati mentre per i libri l’80% dichiara vendite stabili o in aumento. Il romanzo più venduto per le feste è quello di Ken Follett, bene anche i gialli. In flessione invece la vendita di guide turistiche e i libri di cucina. Per quanto riguarda il settore tecnologico, l’80% dichiara vendite stabili o in aumento. In flessione le vendite di televisori, dovute anche al bonus tv che lo scorso anno ha incentivato molti consumatori ad acquistare un nuovo apparecchio. Bene anche il settore bianco (elettrodomestici) con il 60% degli intervistati che dichiara vendite stabili o in aumento nonostante il black friday.
Anche i negozi fisici che hanno anche un canale di vendita online, hanno avuto dei riscontri positivi nei loro e-commerce. Tra i prodotti più venduti ci sono candele, profumo, cosmesi, grembiuli e prodotti per la casa.
Un settore che nel periodo natalizio è tra i più richiesti per un regalo di Natale, per sé o per le persone care. Si registra un aumento per i regali estetici con i massaggi che registrano un +30% rispetto al 2022, i trattamenti per i capelli +40% e colore e colpo di luce +30%.
Invece tra le manicure a spopolare è il trattamento semipermanente, prodotto più resistente e per questo un regalo di Natale sempre molto apprezzato.
In aumento per il dono natalizio anche pacchetti contenenti shampoo, balsamo, creme per il corpo e il viso.
Andamento positivo anche per bar e ristoranti. Per quanto riguarda i ristoranti l’89% segnala un andamento stabile o in aumento mentre l’11% in flessione. I bar invece dichiarano un andamento stabile e aumento per oltre il 66% mentre in flessione il 34%.
A influire positivamente sull’andamento dei ristoranti sono le cene aziendali o i pranzi e cene. I menù sono quelli della tradizione con a base di pesce per la Vigilia e i piatti della tradizione per il classico pranzo di Natale.
In gran ripresa i cenoni per la sera di San Silvestro, molti ristoranti vanno già verso il tutto esaurito, segno che i modenesi vogliono lasciarsi alle spalle il periodo della pandemia dove, con le restrizioni, la convivialità in un pubblico locale era impedita.
“Quest’anno possiamo confermare un andamento delle vendite in ripresa rispetto al 2022 – commenta Marco Poggi, Responsabile delle politiche associative Confesercenti Modena. Complice il pagamento delle ultime tredicesime il 22 dicembre e la cadenza della Vigilia di domenica, i modenesi hanno potuto sfruttare il fine settimana di acquisti prima delle festività, andando a caccia degli ultimi regali. Un dato generale buono che speriamo possa continuare nei prossimi mesi. In molti hanno scelto, per i loro acquisti, i negozi di prossimità che sono presidi di qualità, professionalità, cordialità e di sicurezza per la collettività”.
L’articolo L’indagine di Confesercenti Modena sulle vendite natalizie proviene da Confesercenti Nazionale.
È stato siglato, in Regione Liguria, il nuovo Patto per il lavoro nel Turismo a valere per il 2024: a sottoscriverlo, oltre alla stessa Regione, le associazioni sindacali e datoriali più rappresentative del territorio per il comparto tra le quali, naturalmente, anche Confesercenti.
«Il Patto per il lavoro nel Turismo rappresenta una misura strategica per la nostra regione – ha commentato il presidente di Confesercenti Genova, Massimiliano Spigno, firmatario dell’accordo in rappresentanza della struttura regionale dell’associazione – per favorire la destagionalizzazione e la stabilizzazione dell’occupazione».
«La partenza dal 1º gennaio – prosegue Spigno – era una delle richieste prioritarie delle imprese, e altre due misure altrettanto attese erano la conferma del bonus a sette mesi per i balneari e di quello per le assunzioni a tempo indeterminato per bar e ristoranti. L’auspicio è che la misura possa essere estesa ad altri settori, come il commercio, visti gli esiti positivi registrati in queste sette edizioni del patto. In ultimo, un doveroso ringraziamento per il lavoro svolto all’assessore regionale Augusto Sartori, ai suoi uffici e a Filse».
L’articolo Genova: patto per il lavoro nel turismo, Spigno: «Misura strategica per destagionalizzare e stabilizzare occupazione» proviene da Confesercenti Nazionale.
Ultimo appuntamento dell’anno, sabato 30 dicembre, con Tipicamente Chiavari, il mercatino agroalimentare organizzato ogni ultimo weekend del mese da Confesercenti Genova con il patrocinio del Comune di Chiavari.
Per l’occasione, accanto alle decine di banchi di prodotti agroalimentari e d’artigianato provenienti da tutta la Liguria, dal Piemonte e da altre regioni italiane.
Durante tutta la giornata di sabato sfilerà lungo via Rivarola la Stefano Mati March Band.
L’articolo Ultimo appuntamento dell’anno con “Tipicamente Chiavari” proviene da Confesercenti Nazionale.
Matera, la Giunta comunale, nella seduta dello scorso 14 dicembre, ha eliminato dal Canone Unico Patrimoniale. la tariffa relativa alle tende fisse o retrattili a partire dall’anno 2024.
A comunicarlo l’assessore al Bilancio del Comune, Arcangelo Colella, nei giorni scorsi ai dirigenti della Confesercenti locale che erano intervenuti sulla vicenda.
L’assessore Colella, con la serietà che lo contraddistingue, ha ringraziato l’Associazione per aver prontamente segnalato la questione aggiungendo che per questioni tecniche di bilancio non è stato possibile intervenire sulle tariffe relative all’anno 2023.
Pertanto la “tassa sull’ombra” come ribattezzata da tutti, nel Comune di Matera è finita in archivio.
L’articolo Matera: dal 2024 scompare la “tassa sull’ombra”, grazie alla segnalazione di Confesercenti proviene da Confesercenti Nazionale.
Grosseto: le norme sui dehors sono prorogate sino a tutto il 2024. L’approvazione avvenuta alla Camera autorizza la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei titolari di pubblici esercizi, di strutture amovibili, come dehors, pedane, tavolini, ombrelloni, purché funzionali all’attività, non è subordinata ad autorizzazioni del codice dei beni culturali.
Il tutto era iniziato in periodo Covid, quando i Comuni avevano autorizzato l’utilizzo del suolo pubblico per ristoranti, bar, esercizi pubblici. Con questo provvedimento viene prolungata l’efficacia delle concessioni rilasciate “bypassando” le regole del Codice dei beni culturali che prevedono il preventivo assenso delle Soprintendenze perché sia permessa l’installazione di dehors su spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico.
«Confesercenti ha chiesto questa ulteriore proroga – afferma Massimiliano Mei presidente provinciale Fiepet Confesercenti Grosseto. Abbiamo visto che gli spazi all’aperto sono stati un successo nel periodo estivo ma non solo. Grazie al clima mite si può mangiare fuori anche ben oltre l’estate. Con questa scelta il Parlamento è andato incontro non solo alle esigenze degli esercenti, ma anche a quelle dei consumatori».
«Da un sondaggio Confesercenti emerge che i ¾ dei clienti gradisce molto questa soluzione. Tra l’altro, se nelle città l’abitudine già c’era, nei paesini piccoli, dove non c’è traffico e c’è poca vita, serve a riportare la gente fuori, sulle strade, e combattere la desertificazione. Un’opportunità per ridare ossigeno ai piccoli borghi. Nelle città forse l’esigenza c’è meno, ma incrementarla non fa certo male».
Si tratta comunque di norme che danno ai Comuni l’opportunità di prolungare l’efficacia delle concessioni rilasciate, ma che non costituiscono per tali enti un obbligo.
Per Mei però questa « è un’opportunità anche per i Comuni che possono incassare suolo pubblico, a canoni calmierati per non penalizzare la categoria, entrate preziose soprattutto per le comunità più piccole».
L’articolo Grosseto, Confesercenti su proroga dehors e gazebo all’aperto proviene da Confesercenti Nazionale.
Gli italiani non rinunciano a festeggiare il Natale a tavola. E dopo un autunno difficile per i consumi alimentari, tornano a spendere per la cena della vigilia ed il pranzo del 25 dicembre, con un budget medio di 85 euro a persona.
È quanto emerge dal sondaggio di Natale Confesercenti-IPSOS.
L’80% dei nostri concittadini terrà fede al classico ‘Natale con i tuoi’ e passerà sia la sera della Vigilia sia il Pranzo di Natale a casa propria o di parenti. Gli amici, invece, sono più gettonati il 24 sera: il 12% passerà la Vigilia a casa di amici, contro il 7% che lo farà il 25 a pranzo. Il giorno di Natale è più gettonato, invece, per un pranzo fuori: il 9% sceglierà di trascorrerlo in un ristorante o altro pubblico esercizio, mentre la sera della Vigilia saranno il 5%. Complessivamente, ceneranno o pranzeranno in un ristorante nei due giorni di festa oltre 5,1 milioni di italiani.
Si spenderà soprattutto per la cena della Vigilia, con un investimento di 45 euro a persona contro i 40 del Pranzo di Natale, scegliendo menu di pesce; si punta però sui pesci di allevamento e sulle qualità meno pregiate, con un abbassamento dello scontrino medio. Meglio vanno i prodotti artigianali – in particolare i panettoni – e le specialità della tradizione enogastronomica di Natale delle cucine locali.
“Quest’anno la spesa si è schiacciata nei giorni immediatamente precedenti le feste, con un ingorgo di acquisti e prenotazioni ‘all’ultimo minuto’ che ha creato qualche problema ai negozi di vicinato e alla piccola e media distribuzione alimentare, soprattutto sul fresco di qualità”, spiega Daniele Erasmi, Presidente di Fiesa, l’associazione delle imprese di vicinato e della piccola e media distribuzione alimentare Confesercenti. “Un effetto del modello on-line del tutto e subito, ma anche l’attesa delle tredicesime: le ultime sono arrivate venerdì. Se è vero che dopo un autunno difficile per le vendite alimentari, con le feste è tornata voglia ad acquistare, è vero anche che l’inflazione purtroppo condiziona ancora le scelte delle famiglie e i margini delle imprese, sempre più ristretti”.
L’articolo Natale: Confesercenti Ipsos, per cena Vigilia e pranzo spesa media di 85 euro a persona, otto su dieci festeggeranno in casa, 5,1 milioni in un ristorante proviene da Confesercenti Nazionale.
Natale, al via l’ultimo weekend di shopping. Fra oggi e domani saranno circa 10 milioni gli italiani alla ricerca degli ultimi doni da mettere sotto l’albero, per una spesa complessiva stimata in 1,2 miliardi di euro in due giorni: il rush finale dal valore più alto degli ultimi cinque anni.
È quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti-IPSOS sulla spesa per i regali di Natale condotto su un campione di consumatori tra i 18 ed i 65 anni residenti in Italia.
A spingere gli acquisti, il calendario delle feste, che vede cadere il Natale di lunedì e rende dunque disponibile per lo shopping l’intero weekend prima della festività. Un’opportunità di cui ha approfittato più di un italiano su quattro: a fare un regalo in questo fine settimana sarà infatti il 28% dei nostri concittadini, il 17% nella giornata di sabato e il restante 11% domenica, nel giorno della Vigilia. Complessivamente, per queste feste gli italiani hanno disposto un budget medio di 223 euro per regali di Natale, il 13% in più dello scorso anno. A dare la spinta, però, è anche l’aumento dei prezzi: al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6%.
Nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo dell’ultimo minuto, spiccano i capi d’abbigliamento (51% delle indicazioni), seguiti dai prodotti di profumeria (45%) e dai libri (44%), giochi e giocattoli (38%), accessori di moda (33%), regali gastronomici (29%), prodotti tecnologici e regali di gioielleria (entrambi al 24%), arredamento e prodotti per la casa, calzature e videogiochi (tutti al 20% di indicazioni). Il 10%, invece, segnala l’intenzione di regalare un viaggio o una vacanza, un dato in ascesa rispetto al 7% dello scorso anno.
L’articolo Regali di Natale: Confesercenti-Ipsos, al via ultimo finesettimana di acquisti. 10 milioni di italiani alla ricerca di un dono all’ultimo minuto proviene da Confesercenti Nazionale.