Partirà il prossimo 2 ottobre il Censimento 2023 permanente della popolazione e delle abitazioni, che coinvolgerà 2531 Comuni e circa 1 mln 46mila famiglie.
In Italia il primo censimento ufficiale risale al 1861 e da allora si è svolto ogni 10 anni con le eccezioni del 1891 (per cause economiche), del 1941 (a causa della guerra) e del 1936 (svoltosi a 5 anni dal precedente). Dal 2018 il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni si svolge ogni anno prendendo un campione di famiglie, scelte in modo casuale dall’Istat.
Gli obiettivi
Il Censimento ha diversi obiettivi principali, che sono anche la ragione per cui è importante parteciparvi:
fornire le statistiche sulle principali caratteristiche strutturali demografiche, socio-economiche e abitative della popolazione;
dispensarle frequentemente;
contenere i costi, il disturbo statistico sulle famiglie e l’impatto organizzativo sulla rete di rilevazione;
definire per ogni Comune i residenti che costituiscono la ‘popolazione legale’ che serve ad esempio per determinare i posti letto negli ospedali, il numero delle farmacie, delle scuole, ecc…;
mettere a disposizione dati utili all’aggiornamento e alla revisione delle anagrafi comunali della popolazione residente.
Quando viene fatto il Censimento
Quest’anno il censimento si svolge dal 2 ottobre al 22 dicembre e fotografa la situazione alla data del 1° ottobre 2023. Quindi tutte le risposte devono essere riferite alla propria situazione personale in quel giorno. I primi risultati saranno diffusi a dicembre 2024. Per avere assistenza, dal 2 ottobre al 22 dicembre ci si potrà rivolgere al Numero Verde Istat 800.188.802 tutti i giorni, compresi sabato e domenica, dalle ore 9 alle ore 21. Nelle stesse date saranno anche in funzione i Centri Comunali di Rilevazione (CCR).
Cos’è il censimento e a cosa serve
Il Censimento è una fotografia del Paese che punta a delineare le principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione che vi dimora abitualmente, a livello nazionale, regionale e locale. La rilevazione rende quindi disponibili informazioni sull’evoluzione della società e sulle trasformazioni in corso, e consente di effettuare confronti sia con il passato sia con la situazione di altri Paesi. In definitiva serve per conoscere il Paese, e aiuta i decisori pubblici (Stato, Regioni, Province, Comuni) ad effettuare scelte consapevoli e basate sui dati.
Il censimento 2023 si svolge a campione attraverso due tipi di rilevazione – ‘da Lista’ e ‘Areale’ – e viene integrato con i dati delle fonti amministrative per fornire un risultato tempestivo, esaustivo e più economico rispetto al censimento generale che coinvolgeva l’intera popolazione.
Lista dei comuni coinvolti nel censimento 2023
La rilevazione ‘da Lista’ interessa solo alcuni nuclei familiari, nel 2023 circa 998.500, all’interno dei comuni selezionati per l’indagine, e serve per acquisire informazioni sulle famiglie, i componenti e gli alloggi in cui vivono.
La rilevazione ‘Areale’ invece riguarda tutte le persone e le abitazioni delle aree individuate da censire in base ad una rotazione stabilita dall’Istat: nel 2023 coinvolge circa 48 mila rispondenti.
L’indagine restituisce dati utili a calcolare il numero dei residenti in ciascun Comune italiano poiché rileva tutti gli alloggi e le persone che ci vivono, li utilizzano nel corso dell’anno o sono occasionalmente presenti.
Come funziona il censimento
Il censimento 2023 consiste nel rispondere a un questionario predisposto dall’Istat. Vi partecipano tutti i componenti delle famiglie scelte per il campione, che vengono avvisate dall’Istat tramite lettera. Il questionario deve essere compilato dalla persona a cui è stata inviata la lettera, con la collaborazione di tutti i membri della famiglia. Se la persona è impossibilitata, potrà farlo un altro componente maggiorenne della famiglia o anche una persona di fiducia.
L’indagine valuterà sia la famiglia anagrafica, intesa come l’insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune, sia le convivenze anagrafiche, ovvero l’insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili, aventi dimora abituale nello stesso comune.
Saranno anche censite le popolazioni speciali residenti nel comune (senza tetto, senza fissa dimora e coloro che vivono nei campi attrezzati, tollerati o spontanei, definiti come ‘altro tipo di alloggio’).
Come si svolge il censimento
Quanto a come si svolge il censimento, ci sono tre casistiche possibili:
la famiglia rientra nella rilevazione ”Areale”: sarà avvisata tramite lettera non nominativa e affissione di locandina sul portone del domicilio e poi sottoposta ad intervista presso la propria abitazione da un rilevatore che registrerà le risposte al questionario su un tablet. Oppure, sempre in presenza del rilevatore, potrà compilare autonomamente il questionario sul tablet stesso. Oppure ancora potrà recarsi presso i Centri Comunali di Rilevazione per un’intervista faccia a faccia o per compilare autonomamente il questionario con il supporto di un operatore.•
La famiglia rientra nella rilevazione ”da Lista”: riceverà una lettera nominativa con le informazioni, le istruzioni per la compilazione e le credenziali di accesso al sito Istat nella parte dedicata. Dovrà compilare autonomamente il questionario online ma potrà anche rivolgersi al CCR, per compilare il questionario con l’aiuto di un operatore. Le famiglie che non avranno ancora compilato il questionario online o che lo avranno fatto in maniera incompleta riceveranno già a ottobre un promemoria dall’Istat che ricorderà loro l’obbligo di rispondere. In caso di mancata compilazione, la famiglia verrà contattata da un ‘rilevatore censuario’ comunale per procedere a un’intervista tramite tablet. L’operatore ha un tesserino ufficiale con foto e timbro del Comune ed è tenuto a fornire il proprio documento d’identità in caso di richiesta.
La famiglia non fa parte del campione: non riceve alcuna lettera e quindi non deve fare niente.
Cosa viene chiesto al censimento
Il censimento 2023 raccoglie dati utili a conoscere le caratteristiche demografiche e socio-economiche del Paese. Vengono chieste in particolare informazioni su:
le persone abitualmente dimoranti nell’alloggio;
le loro caratteristiche demografiche (sesso, anno di nascita, stato civile, relazione di parentela con la persona di riferimento della famiglia, ecc.);
il tipo di alloggio;
caratteristiche delle abitazioni;
caratteristiche dell’edificio (numero di piani, numero di interni, epoca di costruzione, ecc.);
titolo di studio;
condizione occupazionale;
per gli occupati: settore di attività economica, professione e spostamenti abituali tra comuni per ragioni di studio e di lavoro.
E’ importante notare che i dati raccolti nel Censimento sono trattati in modo anonimo e che l’Istat utilizza le informazioni solo a fini statistici. La riservatezza infatti è garantita dal segreto statistico, dalla normativa europea GDRP e dalla legge italiana (Codice in materia di protezione dei dati personali e successive integrazioni).
Il censimento è obbligatorio?
Partecipare alla rilevazione è obbligatorio secondo la legge (art. 7 del d.lds 6 settembre 1989 n. 322 e successive modificazioni), e se non si fa il censimento si va incontro a delle sanzioni pecuniarie (art. 11 del d.lds 6 settembre 1989 n. 322 e successive modificazioni). L’obbligo riguarda i singoli componenti delle famiglie censite, che devono compilare e trasmettere, in modo completo e veritiero, nei tempi e nelle modalità previsti, il questionario Istat.
L’articolo Censimento 2023: chi deve farlo e come si svolge proviene da Confesercenti Nazionale.