Il Direttore Alvisi: “Emergenza economica ancora attuale. Abbiamo scritto ai sindaci di tutti i comuni per sollecitare la misura di sostegno alle attività”
Confesercenti ha scritto ai sindaci dei comuni della provincia di Arezzo per chiedere l’esonero o un importante abbattimento del suolo pubblico per tutto il 2022. La misura si rende necessaria, secondo l’associazione di categoria, alla luce della difficile situazione economica vissuta dalle imprese nonostante il 31 marzo cessi lo stato di emergenza sanitaria legato alla pandemia.
“La richiesta dell’esonero del canone di occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi, la ristorazione e il commercio ambulante è ragionevolmente motivata” spiega il direttore di Confesercenti Arezzo Valeria Alvisi “in considerazione della difficile situazione economica perdurante. Per le attività della ristorazione, dei pubblici esercizi e per gli ambulanti c’è bisogno di azioni concrete di sostegno capaci di accompagnarle verso un futuro maggiormente tranquillo”.
La pandemia ha messo in crisi le aziende ed il ritorno alla normalità non coincide con la fine dello stato di emergenza. Tutt’altro. “Con la fine dello stato di emergenza fissata al 31 marzo 2022” aggiunge Alvisi “in realtà non cessano le criticità che stanno attanagliando le piccole e medie imprese costrette a far fronte anche all’incremento spropositato delle spese legate alla fornitura di energia, luce e gas e all’aumento del costo di molte materie prime. A questo si aggiunge anche l’incertezza legata al conflitto bellico in Ucraina”.
A queste considerazioni di carattere economico Confesercenti aggiunge il fatto che i contagi da Coronavirus restano comunque consistenti in provincia ed è quindi evidente che mantenere le distanze, per esempio tra i tavoli, favorire il servizio all’esterno dei locali anziché all’interno, rappresenta, per i ristoratori e i pubblici esercizi, uno strumento anche di tutela della salute pubblica.
“In quest’ottica favorire la possibilità di poter usufruire di spazi esterni” commenta il direttore di Confesercenti Arezzo “rappresenta una soluzione vitale per molte attività e quindi sostenerle con l’esonero, o per lo meno con un importante abbattimento, del canone per l’occupazione di suolo pubblico fino alla fine del 2022, è un ottimo sostegno nell’ottica anche di poter permettere alle aziende della ristorazione e ai pubblici esercizi di mantenere i dehors temporanei di dimensioni maggiori a vantaggio del distanziamento sociale”.
Stesse considerazioni valgono per il commercio in sede ambulante. “Dopo due anni di restrizioni anche economiche” conclude Valeria Alvisi “il ritorno alla normalità sarà graduale e quindi garantire da parte delle amministrazioni comunali, una minor pressione in termini di richiesta di suolo pubblico può rappresentare uno strumento di sostegno anche agli ambulanti protagonisti e animatori di fiere e mercati che stanno attraversando un difficile momento storico”.
Con la lettera recapitata ai primi cittadini del territorio provinciale Confesercenti chiede quindi “alle amministrazioni comunali di accompagnare le aziende e di conseguenza i cittadini in questa fase transitoria prevedendo l’esonero o un forte abbattimento per l’occupazione del suolo pubblico nella consapevolezza che una maggior presenza per le strade e le piazze sia di fiere e mercati, sia di tavolini e dehors, renda, tra l’altro, il territorio maggiormente accogliente e ospitale anche in una visione turistica”.
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