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Confesercenti Bologna: “Incontrarsi”, 150 imprese albanesi di successo sotto le due torri

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Bajram Begaj, Presidente dell’Albania, in visita a Bologna. Collaborazione tra Korabi e Confesercenti Bologna

«Sono oltre 150 le imprese straniere gestite da albanesi che a Bologna e provincia operano nei settori della ristorazione e alloggio e, avendo seguito alcune di queste, mi ha colpito il percorso seguito da ognuna di esse. Il percorso ideale per chi vuole diventare imprenditore. Ossia: sono partiti come dipendenti e poi, piano piano, sono diventati imprenditori essi stessi. E l’altra cosa che mi ha colpito è che gli albanesi sono imprenditori di valore che hanno capito l’importanza di stare assieme. Oltre ad avere una grande voglia di intraprendere che si fa fatica a trovare tra gli italiani.

Memori, forse, dei periodi peggiori vissuti». Così Loreno Rossi, Direttore di Confesercenti Bologna, ha cominciato il suo intervento nel corso della manifestazione “IncontrarSi” che l’associazione Korabi di imprenditori e professionisti Albanesi e Arbëreshë (gli italiani discendenti della diaspora albanese di sei secoli fa) ha organizzato a Bologna il 4 dicembre scorso per accogliere a Palazzo re Enzo Bajram Begaj, Presidente della Repubblica d’Albania, in visita ufficiale a Bologna. I saluti al Presidente Begaj sono stati portati da Astrit Poti, Presidente dell’associazione Korabi, da Matteo Lepore, sindaco di Bologna, dal cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, da Giovanni Molari, Rettore dell’Alma Mater Università di Bologna, da Beaumont Bortone, Vice Prefetto Vicario della Prefettura di Bologna, in rappresentanza dell’Ufficio territoriale del Governo italiano, facente funzione in arrivo del nuovo Prefetto Enrico Ricci e da Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione Emilia Romagna. È seguito il saluto e l’abbraccio accorato del Presidente della Repubblica di Albania Begaj.

Dopo l’intonazione di “Malinconia”, aria di Vincenzo Bellini (1801-1835) da parte di Isabel Eve Poro, giovanissimo talento albanese, che studia canto lirico in Italia, è seguito il talk sui temi legati alla mission di Korabi: la solidarietà, l’identità, la cultura, il legame con il mondo Arbëreshë, l’economia e l’integrazione. Coordinato da Andrea Ropa, giornalista della Redazione Economica di QN, Quotidiano Nazionale (“l’Italia – ha testimoniato – è il primo partner commerciale dell’Albania sia per l’import che per l’export”), il talk ha coinvolto il professor Franco Focareta, docente all’università di Bologna di Diritto del lavoro e fondatore di Korabi, Bledar Prenci, imprenditore, Vice Presidente di Korabi e socio di punta di Confesercenti Bologna, don Massimo Vacchetti, Presidente della Fondazione Gesù Divino Operaio e successore di don Guido Salmi nella gestione di Villa Pallavicini a Borgo Panigale di Bologna dove nel 1991 vennero accolti i primi albanesi arrivati in Italia una volta caduto il regime comunista, Ernesto Madeo, presidente della Fondazione “Istituto Regionale Comunità Arbëreshë di Calabria” e sindaco di San Demetrio Corone (Cosenza) e il Direttore di Confesercenti Bologna Rossi.

«Il mondo Korabi – ha ricordato il Presidente Poti – è un’associazione di formazione sociale che nasce il 26 marzo 2022 dall’incontro tra due imprenditori, uno albanese e uno arbëreshë e prende il nome dal più grande e omonimo monte albanese. L’intento è di portare avanti i valori di fratellanza professati sin dalla prima diaspora degli albanesi di 600 anni fa. A tre anni dalla costituzione possiamo dire che la scommessa di Korabi è stata vinta. Con l’aiuto di tanti professionisti e imprenditori l’associazione è riuscita a lanciare nel 2022 il Premio Madre Teresa con l’associazione Ageop. Sempre nello stesso anno si è fatta carico della risistemazione della strada che porta a Villa Pallavicini, il 22 aprile 2023 ha fondato a Villanova di Castenaso, in provincia di Bologna, la scuola albanese per bambini e ragazzi dai 7 anni in poi e il 23 e 24 giugno 2023 a Scutari e a Durazzo abbiamo donato due incubatrici ai reparti di medicina infantile degli ospedali di queste due grandi città». «Quello di ‘IncontrarSi’ – è stato il commento del Presidente della Repubblica d’Albania Begaj – è un nome molto azzeccato. Qui non si parla solo della nostra identità, ma anche del futuro degli imprenditori e dei professionisti albanesi in Italia. Un fenomeno al pari grande a quello della comunità Arbëreshe in Italia per le quali si può parlare di perfetta integrazione e non di assimilazione. Come Presidente della Repubblica garantirò la riuscita di qualsiasi iniziativa che possa rafforzare il legame tra l’Albania e l’Italia».

E se, da un lato, il Rettore dell’Università Molari ha assicurato intensi rapporti con le università albanesi, dall’altro il Vice Prefetto Vicario Bortone ha ribadito l’interesse delle autorità italiane a supportare le comunità albanesi. «A Bologna – ha rivelato il sindaco Lepore – la comunità albanese la troviamo nelle scuole dell’infanzia come nelle imprese, tra tanti lavoratori che hanno costruito la fortuna economica di alcuni settori importanti. Di grande spessore culturale e umanitario le iniziative di beneficenza realizzate in città da Korabi. Stretti i legami tra il nostro Comune e quello di Tirana, di cui sono stato ospite lo scorso anno nel Palazzo Presidenziale. Città di dialogo, di cooperazione, lavoro e di senso della cittadinanza, Bologna continuerà a ribadire quanto scritto sullo striscione rosso appeso su Palazzo D’Accursio: ‘Bolognesi dal primo giorno’». E l’Arcivescovo Zuppi ha aggiunto: «Accogliere significa sempre preparare il futuro.

Di tutti e non solo di chi viene accettato. Conviene a tutti. Armiamoci anche noi del tanto coraggio mostrato dall’Albania che, aprendosi alla democrazia, al mondo, all’Europa e al Mediterraneo, con l’imprenditoria riesce a dare un futuro a tante persone che cercano il lavoro». «Battendosi per il proprio popolo con percorsi come questo di Korabi – ha sostenuto la presidente della Regione Priolo – significa costruire ponti e relazioni. E quando lo fanno gli imprenditori e i professionisti, significa che lo fanno anche per le comunità che li stanno ospitando». «Da Antonio Gramsci ad Enrico Cuccia – è stata la bella lezione di storia del Vice Presidente di Korabi Preci – passando per Francesco Crispi e tanti garibaldini che parteciparono alla Spedizione dei Mille, sono stati tanti gli albanesi Arbëreshë che hanno fatto la storia d’Italia. Si parte da IncontrarSi e si arriva a Conoscersi. E subito dopo si decide di fare delle cose assieme. Korabi è partita con 11 soci, oggi sono più di 40. Non poteva che nascere a Bologna perché la beneficenza fa parte del Dna di questo territorio».

E il Direttore di Confesercenti Bologna Rossi ha così concluso: «Korabi ci ha permesso di incontrare e conoscere il Presidente della Repubblica di Albania Korabi. La loro volontà di collaborare, il loro impegno nel miglioramento della nostra economia non può che fare bene alla città di Bologna. Sono tanti i contributi delle imprese albanesi a rendere Bologna più turistica, più attrattiva e ospitale».







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