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Confesercenti Modena, Immagine e Benessere: ripartono i comparti dell’estetica e del benessere.

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Il Presidente Monzoni: “Fatturati tornati ai livelli pre-covid”

 Dopo la crisi causata dal Covid che ha ridotto nel 2020 il fatturato del 50%, i centri di estetica e benessere, hairstylist, barberie, nailist e make-up artist hanno recuperato il terreno perduto, chiudendo il 2022 con un sostanziale ritorno ai livelli del 2019 e con una previsione di fatturato per il 2023 di 8,5 miliardi a livello nazionale. Monzoni, Presidente Provinciale Immagine e Benessere Confesercenti Modena: “Bene la ripresa del settore ma mancano gli addetti e l’abusivismo dilaga”. Buone notizie per i comparti dell’estetica e del benessere che rilevano una tenuta del settore come evidenziato nel convegno nazionale che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano “Antiche professioni e nuove opportunità”, organizzato da Confesercenti Immagine e Benessere, il sindacato italiano delle professioni dell’estetica e del wellness.

Nel nostro paese i servizi degli acconciatori, manicure e pedicure sono svolti, per l’83%, da imprenditori individuali e liberi professionisti, percentuale pari al 68% per i centri di bellezza dove tra le forme giuridiche scelte risulta rilevante la società a responsabilità limitata. Il comparto si compone per il 67% di parrucchieri e barbieri, per il 28% da istituti di bellezza, per il 3% da centri di benessere fisico e per il 2% da manicure e pedicure. Nel 2023, rispetto al 2021 si stima una crescita del 2,2%, circa 3.400 attività in più. Un incremento trainato da pedicure +17% e istituti di bellezza +7%. Entrambe queste attività hanno registrato tassi di crescita contenuti ma positivi anche durante la pandemia del 2020, dove a soffrire di più sono stati i centri di benessere fisico.

Buoni i dati anche nella nostra Provincia dove nel 2022 il settore dei barbieri e parrucchieri ha registrato 1209 imprese attive confermando lo stesso numero di imprese del 2019. Questi numeri dimostrano la tenuta del settore, frenata purtroppo dal fenomeno dell’abusivismo che opera spesso nella dimensione ‘domiciliare’ sfuggendo così alla maggior parte dei controlli e dalla carenza di addetti qualificati.

“La ripresa post-Covid, però non cancella i problemi storici che attanagliano il settore: dall’abusivismo dilagante alla carenza di addetti fino alle difficoltà della formazione – afferma Loris Monzoni Presidente Provinciale di Immagine e Benessere Confesercenti Modena. Proprio il tema della formazione e della cultura professionale è un argomento cruciale per il nostro settore; non dobbiamo dimenticare che nel nostro settore spesso viene dimenticata la parola cultura. Le nostre imprese producono cultura professionale, gli imprenditori studiano, si specializzano, si aggiornano continuamente, compiono sacrifici. La nostra è una formazione continua che ci caratterizza sia dal punto di vista professionale che umano e se, dopo il periodo pandemico vissuto con molta incertezza, ci ritroviamo finalmente fuori dal tunnel con un ritorno alla normalità rimane ancora non del tutto risolto il problema della formazione. Se fino a ieri il problema lavoro era dovuto ad una mancanza di clientela per le restrizioni, oggi la difficoltà è reperire collaboratori qualificati per riuscire a soddisfare la domanda. Bisogna fare di più cercando di abbassare il costo del lavoro. Una battaglia che stiamo portando avanti, da anni, nelle sedi opportune così come, tra le altre, l’abbassamento delle aliquote Iva per il nostro comparto” conclude Monzoni.

 

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