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Confesercenti Trentino, BITM: nella terza giornata confronto sindacati imprese sul tema del lavoro

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Oggi 17 novembre si chiude con l’attore Neri Marcoré. Lo “strano dialogo” tra le categorie economiche ed il mondo dello spettacolo

È stata una giornata piuttosto movimentata quella di oggi alla BITM. Soprattutto nella sua seconda parte quando, sul tavolo del confronto, si è parlato di formazione e lavoro. Il tema della mancanza di lavoratori nel comparto turistico è noto. Arduo uscire da una crisi diventata strutturale a causa di fattori che chiamano a sistema molteplici soluzioni. Uno scossone è arrivato dai sindacati. “Sarò un po’ brutale – ha esordito Andrea Grosselli, segretario generale CGIL del Trentino – Il problema della pigrizia penso non sia dei giovani che non hanno voglia di lavorare, penso sia degli imprenditori. La questione degli alloggi, ad esempio, la devono risolvere gli imprenditori, una volta lo facevano. Perché dovrebbe essere la Provincia a risolvere questo problema? Perché gli imprenditori non convertono gli alberghi dismessi in ostelli per i lavoratori?”. A ribattere Alberto Bertolini, vicepresidente dell’Associazione Albergatori e Imprese Turistiche del Trentino e presidente dell’Ente Bilaterale Turismo Trentino e il presidente del Coordinamento Provinciale imprenditori e di Confesercenti del Trentino, Mauro Paissan: “Sostenere che le imprese non abbiano intenzioni nei confronti del capitale umano è un argomento degli anni Settanta. Dobbiamo andare oltre questa visione, perché è retorica.

Non è vero che le imprese non hanno fatto sforzi. C’è consapevolezza da parte delle imprese che la prima risorsa è quella del capitale umano; e visto che parliamo di sostenibilità, ce n’è anche una economica. Arriviamo dall’emergenza sanitaria, in cui le imprese del turismo hanno chiuso. Certo, ora il settore funziona, ma qualche problema è rimasto. Non sono difficoltà che possiamo risolvere da soli, e non sono difficoltà che i sindacati possono risolvere da soli. Possiamo sederci a un tavolo. Ma dire che se c’è un problema, lo devono risolvere gli imprenditori, non ci sembra un presupposto per sedersi a un tavolo”. Ad intervenire anche Michele Bezzi, segretario generale CISL del Trentino che ha auspicato un tavolo senza contrapposizione, “non è tutta colpa dei datori di lavoro. Forse quello che dovremmo fare è ragionare non più a comparti. Abbiamo bisogno di ripensare il nostro modello di turismo, e lo possiamo fare anche chiedendo ai giovani quale idea hanno loro di turismo”. Walter Alotti, segretario generale UIL del Trentino ha chiamato in causa il ruolo della politica e della pubblica amministrazione.

“Il contributo della PA dovrebbe essere quello di regia e di collegamento tra i diversi interessi, di lavoratori e aziende, trovando soluzioni che rendono attrattivo l’intero territorio. E se la gente che lo abita non ha un senso del benessere, sicuramente questo si riflette sui turisti. In questa discussione il terzo interlocutore che manca è la pubblica amministrazione. Vedremo come va con la nuova Giunta”. Il confronto è stato rimandato e l’invito dei moderatori della BITM, Alessandro Franceschini, direttore scientifico e della giornalista Linda Pisani è stato quello di proseguire anche nella sessione di chiusura di domani quando alla BITM saranno presenti tutti i presidenti delle categorie economiche con la partecipazione straordinaria di Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti Nazionale. Quella di Messina non sarà l’unica presenza straordinaria perché domani arriverà anche l’attore Neri Marcorè per uno dialogo tra le categorie economiche e il mondo dello spettacolo.

BITM si avvia quindi verso la conclusione della sua XXIV edizione, con la ricerca degli ingredienti giusti per destagionalizzare. Il “Turismo a quattro stagioni” è il tema di questa edizione. Promossa da Confesercenti del Trentino assieme alla Provincia autonoma di Trento, al Comune di Trento, alla Camera di Commercio e con la partecipazione delle rappresentanze sociali, lavorative, economiche e di sviluppo del territorio, BITM anche domani stimolerà riflessioni, visioni, domande, interrogandosi sul futuro di questo fondamentale segmento dell’economia dei territori di montagna, grazie agli interventi di esperti, studiosi, attori del comparto economico, lavorativo e sociale del territorio. La partecipazione alle iniziative e ai convegni è libera e gratuita (salvo esaurimento posti). I convegni iniziano alle ore 9.00 con diretta streaming su Facebook.

LA TERZA GIORNATA
Due i temi della terza giornata “Un turismo senza basse stagioni, tra attività outdoor e sport estremi” e “Le nuove sfide del comparto alberghiero tra formazione e lavoro”. Ad intervenire nel primo convegno, tre direttori di categoria: Aldi Cekrezi, direttore generale di Confesercenti del Trentino, che ha stimolato i giovani a farsi sentire e a essere interpreti del loro futuro. “Il settore del turismo è trasversale e qualsiasi professione che andrete a fare vi porterà a confrontarvi con questo comparto. Pensate allo sport, tema di oggi. Sport ed economia sono collegati? Perché sono collegati? Dietro ad ogni iniziativa si collegano delle attività, l’artigiano che sistema la bici, il negozio che la vende, il ristorante che fa da mangiare per atleti e famiglie. Non sottovalutate mai il vostro lavoro”. Massimo Tomasi, direttore generale della Confederazione Italiana Agricoltori del Trentino è intervenuto soffermandosi sul tema del paesaggio: “Il mondo continua a muoversi e noi non possiamo stare fermi a guardare. Il territorio del Trentino è riuscito ad adattarsi nel tempo. Basta uscire dai nostri confini per capire che differenza c’è tra un territorio vissuto e curato e un territorio abbandonato. Pensiamo al paesaggio. Il Trentino è molto fortunato, ma è vero che lo abbiamo in queste condizioni perché lo abbiamo vissuto e plasmato.

Il Trentino è riuscito ad evolvere, passando da un’agricoltura di sopravvivenza a un’agricoltura di convenienza”. Massimo Travaglia, direttore generale di Confcommercio Trentino, ha parlato di fiume carsico riferendosi alla destagionalizzazione. “Negli anni il tema riaffiora spesso. Questo non è l’anno zero del Trentino che desidera avere un turismo a Quattro Stagioni. Vediamo se con la BITM, che ha preso in considerazione gli attori del territorio, si riuscirà a trovare qualche nuova leva. La destagionalizzazione è un tema importante. Proprio quando la curva degli arrivi si fa meno ripida, è il momento di rilanciare il turismo. E si può fare aumentando l’attenzione. Mi riferisco anche alla promozione del prodotto enogastronomico e delle escursioni autunnali”. Gli interventi sono proseguiti con: Mauro Giacca, presidente dell’Associazione Calcio Trento: “Diamo una possibilità al nostro territorio di fare sì che con lo sport si possa far vivere anche il turismo.

Lo sport può trascinare, la partita della domenica e del sabato può essere un’occasione per visitare la città e il centro storico, prima o dopo l’evento sportivo” e Luca Rigotti, Cantine Rotari di Mezzocorona: “L’enoturismo trentino è importante per il turismo e viceversa. Nelle stagioni prettamente turistiche l’enoturismo beneficia delle presenze; d’altra parte, il comparto beneficia del lavoro di coltivazione e quindi di cura del territorio, e questo diventa un fattore attrattivo. L’architettura nel comparto vitivinicolo è diventata un punto distintivo. Anche la Cittadella del vino a Mezzocorona ha recuperato un territorio. Il progetto ha voluto essere non solo territoriale, ma di recupero ambientale e di riqualificazione attenta”. Spazio anche alle iniziative delle Apt che, in tema di destagionalizzazione, stanno puntando sull’enogastronomia, sulle proposte esperienziali, sulle peculiarità territoriali. Luca D’Angelo, direttore dell’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella: “Il 5 giugno è stato lanciato il progetto del Giardino del vino nella Piana Rotaliana. Stiamo aggregando tutta una serie di attori, perché il concetto è molto concentrato sul paesaggio.

Abbiamo creato il concetto del season free, oltre le stagionalità classiche. Tante iniziative sono dedicate anche al foliage che è arrivato adesso a causa delle temperature elevate fino a qualche settimana fa”. Fabio Sacco, direttore dell’Azienda per il Turismo della Valle di Sole: “Aggiungo alcune riflessioni. Quando lavoriamo a nuovi obiettivi come la destagionalizzazione non possiamo guardare al breve periodo. Per forza di cose questo tipo di processo deve essere ragionato su un arco temporale più lungo. Dobbiamo avere la consapevolezza che i risultati arriveranno. Un secondo aspetto è che non dobbiamo copiare altri modelli. Stiamo cercando di mettere insieme diversi prodotti, intercettare un target più ristretto, con prodotti anche sperimentali. Faccio l’esempio del bramito del cervo, con numeri limitati che rimarranno limitati, perché l’esperienza ha bisogno di equilibrio, non potrà mai diventare un prodotto turistico di massa”.

Denis Pasqualin, presidente dell’Azienda per il Turismo Valsugana Lagorai: “In Valsugana abbiamo la fortuna di avere Arte Sella tutto l’anno, di attingere dai musei della cultura e da quelli della Val di Mocheni; abbiamo lavorato poi sui sentieri di Vaia. Siamo partiti dalla costruzione di un prodotto primaverile per poi costruire un prodotto autunnale, dalla festa della castagna alla festa dell’uva, per offrire tutti i weekend delle occasioni di vacanza. E abbiamo avuto un notevole successo”. Silvio Rigatti, presidente dell’Azienda per il Turismo Garda Dolomiti: “Siamo un territorio che parte dai 60 metri e arriva fino ai 3.000 metri. Un ambito impegnativo, che ci vede impegnati a sfruttare al meglio le stagioni. In altissima stagione il Garda riesce a performare molto bene. Dobbiamo riuscire a deviare i flussi verso mesi che possono ancora darci tanto, come ottobre e novembre, ma anche i mesi invernali. Abbiamo creato il mese del gusto per riunire sotto l’ombrello tutte le eccellenze che abbiamo sul territorio. E stiamo lavorando per una proposta vela d’inverno sul Garda”. Anna Facchini, presidente della SAT ha invitato a vivere una montagna che non chiude mai, senza bisogno di metterci sempre delle sovrastrutture, dei servizi, delle proposte. “La montagna non ha bisogno di stagioni scandite dal calendario. Prima si ricordava l’inizio dell’autunno mite che ha rallentato il foliage; e per fortuna che non abbiamo il telecomando per avviare il foliage e la raccolta delle mele. La SAT stessa con i suoi 34 rifugi vive di turismo: di questi ce ne sono alcuni che riescono ad aprire 80 giorni, mentre altri a bassa quota riescono a fare un lavoro pressoché annuale. Siamo molto consapevoli di cosa significhi essere inseriti in un comparto turistico, ma siamo convinti anche che la montagna non chiude mai, non c’è un periodo di bassa e alta stagione. In montagna si può andare sempre”.

Il secondo seminario sulle “nuove sfide del comparto alberghiero tra formazione e lavoro” ha visto la partecipazione di Silvia Marchetti, responsabile Rc generale ed enti pubblici Gruppo Itas Assicurazioni che si è soffermata sul concetto di welfare aziendale: “Il settore del turismo è tra le leve trainanti della nostra economia, sia come ricchezza che come lavoro, nel settore ci sono più di 2 milioni di addetti. L’offerta turistica deve essere connessa a un’offerta attrattiva anche per il personale qualificato. Anche noi come compagnia assicurativa, quando ci confrontiamo con i vari operatori del sistema vediamo che c’è un’urgenza nel reperire manodopera qualificata, urgenza che è trasversale. Anche l’ultima indagine condotta al termine della stagione ha rilevato come 7 su 10 imprese del settore hanno avuto difficoltà nel reperire personale stagionale qualificato. Le cause sono sicuramente molteplici: aumento del costo della vita, necessità di una formazione ma soprattutto il fabbisogno dei lavoratori, che sta cambiando in tutto i settori e anche nel turismo”. Silvio Mucchi, presidente del Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine ha ricordato le peculiarità del Fondo Comune: “Una società che coordina le 12 Casse trentine, ed è una società di marketing che promuove il marchio Casse Rurali Trentine.

Le Casse rurali sono delle banche con la doppia anima. Abbiamo questa anima mutualistica parallela che può affiancare le realtà, perché il Trentino è fatto di tante cose, anche di benessere, credo che le relazioni e i rapporti tra le realtà siano importanti. Noi diamo finanziamenti lì dove ci sono progetti importanti”. Così Francesco Facinelli, coordinatore territoriale dell’Azienda per il Turismo della Val di Non: “Parlando con i nostri operatori si sente spesso dire che i lavoratori che trovano sono quelli di passaggio tra un lavoro e l’altro. C’è in atto un cambiamento del modo di lavorare. Ci sono costi maggiori e il titolare deve essere attento, ecco perché servono corsi anche per gli imprenditori”. Spazio al mondo della scuola e della formazione con Federico Samaden, dirigente dell’Istituto Alberghiero di Levico Terme: “Ai ragazzi diciamo di non badare troppo al mondo adulto, che non siamo troppo un buon esempio. Si parla troppo di giovani, ci si riempie la bocca di “i giovani non hanno voglia di studiare o di lavorare”, diciamo per lo più cose scontate e banali. Questa è un’epoca in cui noi abbiamo fatto un po’ un casino, non è un mondo vivibile.

Ma i ragazzi sono nati in quest’epoca, la affrontano con la loro età, energia, dubbi”. Così Massimo Malossini, direttore Generale di Enaip Trentino: “Agganciandomi a quello che diceva Samaden, gli apprendimenti sono cambiati, c’è da riorganizzare la scuola. Dobbiamo lavorare meno sul prodotto, più sul processo. L’impianto va rinnovato, serve un’alta formazione”. Per Bruno Degasperi, direttore dell’Accademia d’Impresa “Ci sono variabili che prescindono dalla scuola e dalle imprese, dinamiche che riguardano la patrimonializzazione di un territorio; il Trentino è uno dei territori più patrimonializzati d’Italia e questo incide parecchio; ci sono poi gli aspetti dei flussi migratori, tutte variabili che prescindono dalle possibilità di imprese e di scuole. Si parla di personale come risorsa e non come costo, ma dobbiamo essere onesti perché talvolta queste affermazioni non si tramutano in prassi di gestione. Un’indagine sulla generazione Z dice che rispetto ai motivi principali per cui un giovane si licenzierebbe: ci sono troppi straordinari, discrepanza dei valori, infelicità causata dal lavoro. Il tema del benessere mentale del lavoratore non era contemplabile un tempo, se non nelle dichiarazioni di fine anno, anche a beneficio della stampa. Ora entra prepotentemente in questo tema”.

In merito alla formazione continua, Alberto Bertolini, vicepresidente dell’Associazione Albergatori e Imprese Turistiche del Trentino e Presidente dell’Ente Bilaterale Turismo Trentino ha evidenziato che: “Il rapporto con l’ospite è quello che fa la differenza, le persone che lavorano nelle strutture ricettive hanno la necessità di stare bene, e se non stanno bene lo dimostrano. Siamo in ogni momento esaminati, ci sono recensioni che descrivono la struttura e chi segue gli ospiti. La capacità di comunicare e di avere empatia è importante”. Per Carlo Callin Tambosi, presidente di EN.BI.T – Bilaterale Turismo Commercio Servizi del Trentino la formazione deve essere processo non solo risultato La formazione è prima di tutto un processo che può permettere al lavoratore di essere più felice. Per questo offriamo corsi che non sono necessariamente legati alla professionalità; la formazione ci permette di essere più felici come persone e di conseguenza anche come lavoratori”.

Venerdì 17 novembre la sessione plenaria conclusiva: “Verso un Trentino che non chiude mai”

PUNTO STAMPA BITM
Per agevolare il lavoro dei giornalisti domani sarà previsto un PUNTO STAMPA durante la pausa caffè alle ore 11.00.

Ecco i dettagli

Venerdì 17 novembre
9.00 – 13.00

Vittorio Messina | Presidente di Assoturismo Confesercenti Nazionale
Rappresentante | Provincia autonoma di Trento
Elisabetta Bozzarelli | Vicesindaca del Comune di Trento con delega alla cultura e al turismo

Alessandro Franceschini | direttore scientifico della Bitm
Una sintesi delle Giornate del Turismo Montano
ne discute con
Umberto Martini | Professore di Economia e gestione delle imprese, Università degli studi di Trento

Ore 11.00 PAUSA E PUNTO STAMPA

Giovanni Battaiola | Presidente dell’Associazione Albergatori e Imprese Turistiche del Trentino
Giovanni Bort | Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Trentino
Fausto Manzana | Presidente di Confindustria Trento
Italo Monfredini |Vicepresidente Vicario della Federazione Trentina della Cooperazione
Luca Oliver | Presidente delle Acli del Trentino
Mauro Paissan | Presidente di Confesercenti del Trentino
Stefano Debortoli | Vice Presidente Vicario dell’Associazione Artigiani Trentino
Massimo Tomasi | Direttore della Confederazione Italiana Agricoltori del Trentino

Luciano Rizzi | Coordinatore dei Presidenti della Aziende per la Promozione Turistica del Trentino
Mauro Leveghi | Presidente del Trento Film Festival

Ospite d’eccezione
Neri Marcorè in dialogo con Alessandro Franceschini e Linda Pisani

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