L’Associazione: “Casi di scorrettezza rarissimi ma danneggiano tutta la categoria”
Si sono mobilitati subito i vertici della FAIB Confesercenti Federazione dei gestori di carburanti, non appena appresa la notizia dei cinque impianti di carburanti sanzionati per non aver rispettato la norma sull’esposizione dei prezzi. “L’attenzione alla normativa è uno degli elementi fondamentali che cerchiamo di trasmettere i nostri associati, commenta Flavio Convento presidente Regionale di Faib, proprio perché il rapporto di fiducia con il consumatore è alla base del nostro servizio.
In particolare con riferimento ai commi 2 e 3 dell’articolo 2 del DM riguardo all’esposizione del prezzo dell’erogazione in modalità servito, si precisa che qualora sia presente e attivo il self, il prezzo del rifornimento servito dovrà essere esposto come differenziale rispetto quest’ultimo. In poche parole i prezzi da esporre devono essere quello Self, mentre per il prezzo del servito basta esporre il differenziale. Ricordiamo che la cartellonistica deve essere fornita dal titolare dell’impianto quindi dalle compagnie petrolifere o privati.
Considerata la varietà di tipologie di cartellonistica e supporti possibili, e considerata la salvaguardia delle misure di sicurezza, la separazione dei prezzi deve intendersi fondamentalmente come separazione visiva cioè tale da consentire una chiara lettura e comprensione dei prezzi segnalati, e non necessariamente come distacco o separazione fisica.
Detto questo, purtroppo esistono alcuni casi di scorrettezza che danneggiano enormemente la categoria e l’immagine della stessa. Si tratta di una percentuale molto bassa l’1 o 2% ma dobbiamo assolutamente contrastare questo fenomeno.
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