Una fotografia positiva dei comuni capoluogo veneti, è evidente che il commercio abbia una funzione urbana importante
Quanto spendono i comuni veneti per il commercio locale? Tra le grandi città italiane: Padova è settima, Venezia ottava e Verona all’undicesimo posto Confesercenti Veneto: “Una fotografia positiva dei comuni capoluogo veneti, è evidente che il commercio abbia una funzione urbana così importante che deve essere sostenuto in modo trasversale: un esempio di azioni integrate è il distretto del commercio”
Confesercenti Veneto ha analizzato i bilanci dei comuni capoluoghi veneti alla voce dedicata al commercio, alle reti distributive e alla tutela dei consumatori. In questa voce infatti, si inseriscono le uscite relative al sostegno del commercio locale, sia per quel che riguarda i sussidi e i prestiti a favore del settore che per la promozione di politiche e programmi specifici.
LA SPESA PRO CAPITE DEI COMUNI CAPOLUOGO DEL VENETO
Dai bilanci comunali emerge che la spesa pro capite per persona è più alta a Rovigo di 16,7 euro, seguito da Treviso con 8,06 euro, Padova con 7,09 euro, Venezia con 6.64 euro, da Vicenza con 5,15 euro, Verona 3,7 euro; chiude Belluno con 1,09 euro.
Se nelle grandi città italiane – con più di 200mila abitanti – la spesa media è di 6,98 euro pro capite, nelle tre grandi città venete (Padova, Venezia Verona) la spesa è di poco inferiore alla media nazionale e si ferma a 4,04 euro, dando comunque un buon posto nelle classifica italiana: Padova risulta al settimo posto, Venezia all’ottavo, Verona all’undicesimo.
IMPORTANTE
Nei bilanci comunali è presente una missione dedicata allo sviluppo economico e alla competitività. Al suo interno c’è una voce dedicata al commercio, alle reti distributive e alla tutela dei consumatori. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati.
IL COMMENTO DI CONFESERCENTI VENETO
Maurizio Franceschi, direttore regionale:
“Il dato complessivo dei comuni veneti capoluogo di provincia è buono, leggermente sotto la media nazionale per quanto riguarda le grandi città, ben sapendo però che le Amministrazioni Locali hanno una ridotta capacità diretta di spesa sul commercio urbano. In Veneto, grazie alla nascita dei distretti del commercio che hanno interessato anche le grandi città, sono arrivate delle risorse aggiuntive e importanti attraverso i bandi della Regione Venero e delle camere di commercio, oltre ai fondi europei destinate alle imprese del commercio. Nonostante gli sforzo effettuati in questi anni, l’inflazione, il calo dei consumi e in particolare alla concorrenza del commercio on line, hanno comunque inferto un duro colpo ai negozi di città. Chiediamo per questo, ai soggetti istituzionali, una maggiore attenzione di risorse da destinare alle città e al commercio di vicinato per il ruolo sociale che esso svolge nelle nostre comunità.”
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