Decreto bollette, gli enti territoriali hanno 60 giorni dalla conversione del dl
Anche gli enti territoriali che riscuotono direttamente i tributi o li affidano a soggetti privati iscritti all’Albo per l’accertamento e riscossione delle entrate degli enti locali possono ricorrere allo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro e alla rottamazione quater.
Lo prevede un emendamento riformulato al decreto bollette approvato dalle Commissioni Finanze e Affari sociali della Camera. Finora era possibile solo per i carichi affidati agli agenti della riscossione.
Se vogliono aderire, gli enti territoriali possono farlo emanando, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, un provvedimento in cui disciplinano:
“il numero di rate e la relativa scadenza”;
“le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata”;
“i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi”;
“il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse”.
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