La Presidente Guzzardi: “In rilancio i negozi fisici, ma con gli attuali cambiamenti climatici bisogna rivedere la data di inizio delle vendite di fine stagione”
Il 5 marzo terminano i saldi invernali iniziati giovedì 5 gennaio 2023. Un periodo di 60 giorni destinato alle vendite di fine stagione, ormai alla conclusione e su cui è ora tempo di tracciare un bilancio. Da un’indagine condotta da Fismo-Confesercenti della Lombardia Orientale tra oltre 250 esercizi indipendenti del settore moda della provincia di Brescia emerge una situazione tra luci e ombre. La stagione dei saldi si conferma sempre un momento importante per imprese e consumatori. L’andamento risulta più positivo rispetto a quello del 2022, in quanto il 56% delle imprese intervistate evidenzia un miglioramento mentre un 5% conferma i dati dello scorso anno. Per le imprese che hanno avuto un incremento nelle vendite, l’aumento è stato mediamente del 10% del fatturato.
Dall’analisi spuntano anche elementi a sorpresa: in confronto agli ultimi saldi pre-Covid, del gennaio-marzo 2020, il 36% degli intervistati dichiara un miglioramento delle vendite (+11,25%), per il 16% sono rimaste immutate, mentre per il 48% appaiono diminuite (–16%). In generale, lo sconto applicato sugli articoli è stato mediamente del 30% con una crescita nel periodo finale (valore dello scontrino medio 120 euro). “In questa stagione – osserva Francesca Guzzardi, Presidente Fismo-Confesercenti della Lombardia Orientale – abbiamo constatato come vi sia una crescente riscoperta dei negozi fisici, in quanto molti clienti cercano gli articoli e i capi di moda online, ma poi decidono di provarli e acquistarli in negozio. Rimane il fatto che i mutamenti climatici rafforzano la necessità di posticipare l’inizio dei saldi in una fase più avanzata che non all’inizio di gennaio”.
Sui risultati del 2023 pesa sicuramente in modo rilevante l’anomala stagione invernale, caratterizzata da temperature piuttosto alte e da un inizio molto ritardato della stagione fredda. Acquista quindi ancora maggior rilevanza il suggerimento formulato dalla maggior parte dei partecipanti all’indagine di spostare verso la fine effettiva della stagione l’inizio dei saldi, almeno nel mese di febbraio, ritenendo sia troppo presto la prima settimana di gennaio. “In questi termini quindi – afferma Barbara Quaresmini, Presidente Confesercenti della Lombardia Orientale – lavoreremo con la nuova Giunta regionale e il nuovo Assessore alle attività produttive, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra le esigenze delle imprese del capoluogo regionale maggiormente interessate ad anticipare la partenza dei saldi e di quelle bresciane”.
Tali considerazioni si collegano alla situazione di sempre maggiore difficoltà gestionale per i dettaglianti del settore moda, soffocati dalla crescita dei costi fissi, da marginalità sempre più compresse legate anche alla proliferazione delle vendite promozionali (ad esempio il Black friday), che convogliano una buona fetta della clientela verso i canali più strutturati delle catene e della vendita online.
Guardando all’immediato futuro, i dati Istat sull’indice di fiducia a febbraio restituiscono i primi segnali positivi, anche se nel complesso il quadro rimane in chiaro-scuro. Da un lato, infatti, si assiste ad una netta ripresa della fiducia da parte dei consumatori, che recuperano 3,1 punti sul mese scorso, recupero dovuto soprattutto all’aspettativa di un miglioramento del clima economico generale e di quello futuro, dettato anche dal rallentamento dell’inflazione e dall’abbassamento dei prezzi energetici. Dal lato delle imprese, il commercio al dettaglio, dopo mesi di alti e bassi, registra un miglioramento di 4 punti, con il commercio tradizionale che raggiunge i 12 punti, il valore più alto a partire da gennaio 2019.
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