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L’idea del Mercatino Natalizio richiama una tradizione secolare con radici immerse nella Germania del Trecento. Nel Medioevo i “Christkindlsmarkt” (mercati di Gesù Bambino), allestiti per tutto il mese di dicembre in molti centri mitteleuropei, rappresentavano l’unica occasione delle famiglie per procurarsi oggetti ed addobbi utili alla decorazione dell’abete e del resto della casa.
Oggi le nostre realtà commerciali sono molto più complesse ed articolate, ma il Mercatino Natalizio è entrato a pieno diritto nel costume, annoverato fra gli eventi più vivacemente coinvolgenti legati alla Festività.
In Italia le prime città ad integrare tale usanza nel proprio contesto territoriale sono state quelle altoatesine di tradizione tedesca, che hanno perfettamente colto l’estrema potenzialità dei Mercatini, trasformandoli in un eccellente caleidoscopio di prodotti artigianali tipici e natalizi proposti in casette di legno, legate al ricordo dei caratteristici masi di montagna.
Questa ricorrenza è ormai una festa dell’emozione che riempie di colore e vita i centri storici tanto da richiamare un ingente flusso di turisti attratti dallo spirito del Natale ricreato nelle ampie piazze e spesso ai piedi di chiese storiche. Musiche, cori, spettacoli di marionette per bambini, mostre, cantastorie, artisti di strada, Santa Claus, fanno da cornice ad articoli dell’artigianato locale, tra i quali spiccano preziosi presepi di legno, ceramiche, vetri decorati, pizzi, tovaglie, pantofole in feltro, candele profumate, giocattoli in legno, nonché le immancabili specialità gastronomiche.
Per chi non se ne sia ancora accorto il mercato è diventato shopping, non esiste più solo per soddisfare i bisogni primari delle persone, ma è svago, ricreazione, cultura, relax. Per questo motivo è anche autorizzato a riappropriarsi della sua storia e ad interpretarla nella direzione di uno sviluppo sempre crescente del marketing territoriale.
Già da diversi anni i Mercatini di Natale stanno animando anche molte città del Centro-Sud, fa storia quello di Napoli, indissolubilmente legato alla tradizione del Presepe, ma anche il Reggio Christmas Village calabrese e tanti altri.
In Puglia il modello mitteleuropeo s’incontra e si arricchisce di un’altra storia, quella delle sagre, delle fiere, delle feste paesane, ma anche delle mostre e delle rassegne solidamente strutturate sull’arte culinaria e su quella dei presepi. Qui la diffusione a livello popolare del presepe si realizza pienamente nell’ Ottocento quando in ogni casa si riproduce la Natività secondo i canoni tradizionali con materiali – statuine in gesso o terracotta, carta pesta e altro – forniti da un fiorente artigianato. In questo secolo, si caratterizza l’arte presepiale della Puglia, specialmente a Lecce, per l’uso innovativo della cartapesta, policroma o trattata a fuoco, drappeggiata su uno scheletro di filo di ferro e stoppa. Perché questi aspetti conformi alla tradizione possano sopravvivere è necessario valorizzarne anche il profilo commerciale. Basti pensare alla Fiera dei Pupi, che s’inaugura ogni 13 dicembre a Lecce, fin dall’anno 1931. Famosa è anche la Fiera di Santa Lucia a Monopoli, dove è consuetudine acquistare i noti “coccheriddi”, piccole ciotole decorative in terracotta.
Brindisi s’inserisce nel contesto pugliese legato alla celebrazione del Natale attraverso la tradizione del Presepe, che riproduce l’evoluzione antropologica e storica delle diverse civiltà, e mediante le tipicità enogastronomiche, da sempre elemento di riconoscimento del nostro territorio (Olio D.O.P. della Collina di Brindisi, produzione di qualità che vanta una storia millenaria, sviluppata dal tempo dei Greci e dei Romani, Vino dell’Appia dei vini, Pettole della“pittulara”, Focacce ripiene con cipolla, Puddica al pomodoro, Cacchitieddi cu lu pepi, Bocconotti, Purcidduzzi, Cartiddati, Mustazzueli, Fichi secchi, Orecchiette, Mandorle tostate e ricce).
Oggi le nostre realtà commerciali sono molto più complesse ed articolate, ma il Mercatino Natalizio è entrato a pieno diritto nel costume, annoverato fra gli eventi più vivacemente coinvolgenti legati alla Festività.
In Italia le prime città ad integrare tale usanza nel proprio contesto territoriale sono state quelle altoatesine di tradizione tedesca, che hanno perfettamente colto l’estrema potenzialità dei Mercatini, trasformandoli in un eccellente caleidoscopio di prodotti artigianali tipici e natalizi proposti in casette di legno, legate al ricordo dei caratteristici masi di montagna.
Questa ricorrenza è ormai una festa dell’emozione che riempie di colore e vita i centri storici tanto da richiamare un ingente flusso di turisti attratti dallo spirito del Natale ricreato nelle ampie piazze e spesso ai piedi di chiese storiche. Musiche, cori, spettacoli di marionette per bambini, mostre, cantastorie, artisti di strada, Santa Claus, fanno da cornice ad articoli dell’artigianato locale, tra i quali spiccano preziosi presepi di legno, ceramiche, vetri decorati, pizzi, tovaglie, pantofole in feltro, candele profumate, giocattoli in legno, nonché le immancabili specialità gastronomiche.
Per chi non se ne sia ancora accorto il mercato è diventato shopping, non esiste più solo per soddisfare i bisogni primari delle persone, ma è svago, ricreazione, cultura, relax. Per questo motivo è anche autorizzato a riappropriarsi della sua storia e ad interpretarla nella direzione di uno sviluppo sempre crescente del marketing territoriale.
Già da diversi anni i Mercatini di Natale stanno animando anche molte città del Centro-Sud, fa storia quello di Napoli, indissolubilmente legato alla tradizione del Presepe, ma anche il Reggio Christmas Village calabrese e tanti altri.
In Puglia il modello mitteleuropeo s’incontra e si arricchisce di un’altra storia, quella delle sagre, delle fiere, delle feste paesane, ma anche delle mostre e delle rassegne solidamente strutturate sull’arte culinaria e su quella dei presepi. Qui la diffusione a livello popolare del presepe si realizza pienamente nell’ Ottocento quando in ogni casa si riproduce la Natività secondo i canoni tradizionali con materiali – statuine in gesso o terracotta, carta pesta e altro – forniti da un fiorente artigianato. In questo secolo, si caratterizza l’arte presepiale della Puglia, specialmente a Lecce, per l’uso innovativo della cartapesta, policroma o trattata a fuoco, drappeggiata su uno scheletro di filo di ferro e stoppa. Perché questi aspetti conformi alla tradizione possano sopravvivere è necessario valorizzarne anche il profilo commerciale. Basti pensare alla Fiera dei Pupi, che s’inaugura ogni 13 dicembre a Lecce, fin dall’anno 1931. Famosa è anche la Fiera di Santa Lucia a Monopoli, dove è consuetudine acquistare i noti “coccheriddi”, piccole ciotole decorative in terracotta.
Brindisi s’inserisce nel contesto pugliese legato alla celebrazione del Natale attraverso la tradizione del Presepe, che riproduce l’evoluzione antropologica e storica delle diverse civiltà, e mediante le tipicità enogastronomiche, da sempre elemento di riconoscimento del nostro territorio (Olio D.O.P. della Collina di Brindisi, produzione di qualità che vanta una storia millenaria, sviluppata dal tempo dei Greci e dei Romani, Vino dell’Appia dei vini, Pettole della“pittulara”, Focacce ripiene con cipolla, Puddica al pomodoro, Cacchitieddi cu lu pepi, Bocconotti, Purcidduzzi, Cartiddati, Mustazzueli, Fichi secchi, Orecchiette, Mandorle tostate e ricce).
Obiettivi e punti di forza
Il progetto prevede come obiettivo da raggiungere sul lungo periodo la creazione di un evento, quale il Mercatino di Natale può essere, che trasformi la Brindisi natalizia in un centro di confluenza per gitanti e turisti provenienti da tutto il territorio provinciale ed anche regionale. L’intento è quello di creare un appuntamento annuale, atteso da collezionisti ed appassionati, che costituisca la degna faccia commerciale di altri importanti rendez-vous organizzati in Città, come la Rassegna Internazionale del Presepe nell’Arte e nella Tradizione, già giunta alla XX edizione, o il progetto provinciale Città dei Presepi, che quest’anno giunge alla sua III edizione con il fine di istituzionalizzare una profonda azione di marketing territoriale.
Per raggiungere tale risultato è indispensabile legare strettamente l’evento commerciale con le peculiarità del territorio, in modo da rendere il Mercatino natalizio un’esperienza vivibile solo qui nella sua singolarità. Piazza della Vittoria rappresenta un importante punto di forza per il fatto di avere un passato di zona mercatale, fonte di ispirazione per la realizzazione scenografica degli allestimenti.
Il Mercatino delle tradizioni natalizie, allo scopo di accrescere la sua capacità di attrazione e divenire volano propulsivo per la valorizzazione delle memorie brindisine e del patrimonio storico, artistico e culturale della nostra Città capoluogo, in futuro potrà accogliere punti d’informazione gestiti da operatori turistici e culturali, che propongano visite guidate gratuite alla scoperta dei tesori “nascosti” del Centro storico.
In una città a vocazione turistica sviluppata e all’avanguardia, tutte le occasioni confluiscono nell’intento guida di promozione del territorio e di riqualificazione del centro cittadino.
Per raggiungere tale risultato è indispensabile legare strettamente l’evento commerciale con le peculiarità del territorio, in modo da rendere il Mercatino natalizio un’esperienza vivibile solo qui nella sua singolarità. Piazza della Vittoria rappresenta un importante punto di forza per il fatto di avere un passato di zona mercatale, fonte di ispirazione per la realizzazione scenografica degli allestimenti.
Il Mercatino delle tradizioni natalizie, allo scopo di accrescere la sua capacità di attrazione e divenire volano propulsivo per la valorizzazione delle memorie brindisine e del patrimonio storico, artistico e culturale della nostra Città capoluogo, in futuro potrà accogliere punti d’informazione gestiti da operatori turistici e culturali, che propongano visite guidate gratuite alla scoperta dei tesori “nascosti” del Centro storico.
In una città a vocazione turistica sviluppata e all’avanguardia, tutte le occasioni confluiscono nell’intento guida di promozione del territorio e di riqualificazione del centro cittadino.
Obiettivi e punti di forza
La riuscita del progetto in questione è garantita dalla proficua collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti, in particolare:
- l’Assessorato alle Attività Produttive , promotore, con Confesercenti, dell’iniziativa. Nell’ottica del rilancio delle attività artigianali e commerciali e nella consapevolezza di dover fornire alla Cittadinanza brindisina e dei Centri limitrofi, nonché alle Province viciniori, uno spazio dedicato all’offerta dei prodotti natalizi e all’animazione del Centro storico, l’Assessore Raffaele De Maria ha mostrato grande attenzione alle problematiche concernenti le categorie economiche suddette, assicurando il suo sostegno per tutta la fase organizzativa;
- la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura della Provincia di Brindisi, in prima linea nella ricerca di strategie di crescita per le imprese del territorio ed interprete qualificato delle esigenze degli operatori economici provinciali;
- Confesercenti e Confcommercio, Associazioni di Categoria sempre attente alle istanze dei loro iscritti e alle esigenze dello sviluppo economico del territorio in generale, le quali si propongono di coordinare ogni aspetto riconducibile alla pianificazione e realizzazione dell’evento, nella certezza che esso possa favorire un ritorno anche in termini di immagine agli operatori economici che vi aderiranno;
- gli Artigiani e i Commercianti, i quali hanno mostrato crescente interesse verso il progetto del Mercatino delle tradizioni natalizie, nell’intento di dar vita ad un’esperienza riproponibile nel tempo, nel solco della promozione della loro professionalità e della qualità dei prodotti da essi offerti.
Modalità di svolgimento
Dal punto di vista tecnico, l’allocazione degli stand, verosimilmente in numero di 15 per questa prima edizione del Mercatino delle tradizioni natalizie, avverrà in prevalenza su Piazza della Vittoria e, per la restante parte, su Corso Garibaldi, lato Banco di Napoli, in modo da rendere immediatamente visibile l’allestimento a chi proviene dai Corsi cittadini.
Si è deciso di ripartire gli stand in modo da assicurare un equilibrio tra le attività artigianali e quelle commerciali, nella convinzione che il richiamo esercitato dalle prime costituisca una opportunità da sfruttare da parte delle seconde e viceversa. Pertanto l’assegnazione degli stand avverrà secondo il seguente schema:
Si è deciso di ripartire gli stand in modo da assicurare un equilibrio tra le attività artigianali e quelle commerciali, nella convinzione che il richiamo esercitato dalle prime costituisca una opportunità da sfruttare da parte delle seconde e viceversa. Pertanto l’assegnazione degli stand avverrà secondo il seguente schema:
- n. 2 stand riservati a FIORAI per la realizzazione e vendita di composizioni floreali di ispirazione natalizia, abeti, Stelle di Natale e simili;
- n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO del découpage per la realizzazione e la vendita di decorazioni per albero, scatole, piatti, oggettistica;
- n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO del vetro per la realizzazione e la vendita di decorazioni per albero e a tema natalizio;
- n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO della cartapesta e/o della terracotta per la realizzazione e la vendita di personaggi del presepio;
- n. 1 stand riservato ad COMMERCIANTE di stoffe e tessuti per la realizzazione e la vendita di personaggi e tovagliato;
- n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO del legno e/o della paglia per la realizzazione e la vendita di giocattoli, decorazioni natalizie, burattini, carillon;
- n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO della pasta di sale e/o mais per la realizzazione e la vendita di quadri, personaggi, presepio;
- n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO della cera per la realizzazione e la vendita di candele, oggettistica;
- n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO delle ceramiche;
- n. 1 stand riservato a COMMERCIANTE di prodotti artigianali del Terzo Mondo;
- n. 1 stand riservato a COMMERCIANTE di prodotti per il fai da te a tema natalizio;
- n. 1 stand riservato a COMMERCIANTE di prodotti gastronomici, quali dolci tipici, confezioni natalizie;
- n. 1 stand riservato a COMMERCIANTE di prodotti gastronomici, quali biscotti, vin brûlé, con degustazione di vini ed oli;
- n. 1 stand riservato a COMMERCIANTE di libri, cd, dvd di ispirazione natalizia e per bambini.
Gli stand saranno collocati in una cornice dal suggestivo impatto scenografico, con l’ambizione di ricreare quell’atmosfera natalizia che stimoli i cittadini a riappropriarsi del Centro storico, riconoscendolo come il cuore pulsante delle attività culturali e commerciali della Città e punto di riferimento indispensabile per l’intera Provincia.
A tal fine l’iniziativa si svilupperà anche attraverso le seguenti azioni:
- Gruppi musicali, i quali proporranno brani suonati dal vivo, coniugando così l’aspetto artistico con quello prettamente commerciale;
- Teatro delle marionette, per l’intrattenimento dei più piccoli, nella riscoperta delle antiche tradizioni;
- Circo itinerante Circomix, trampolieri, artisti di strada e clown che, con gli spettacoli legati alla tradizione circense, costituiranno un’attrattiva per i turisti e i cittadini e soprattutto per i bambini, i quali verranno coinvolti anche attraverso il trucco del viso;
- Narratrici di fiabe, che affascineranno l’uditorio con i racconti legati allo spirito del Natale;
- Sfilata di moda per bambini, di sicuro richiamo per le famiglie della Città e della Provincia, da organizzarsi in collaborazione con i negozi d’abbigliamento della Provincia nel fine settimana successivo alla chiusura delle scuole;
- Un Babbo Natale, a disposizione dei più piccini per un ricordo fotografico e per la raccolta delle letterine con le richieste di doni;
- Pupazzo gonfiabile rappresentante Babbo Natale, per arricchire la scenografia e allietare grandi e piccoli;
- Trenino di Babbo Natale e tandem, fruibili, in alcuni giorni prestabiliti, da chiunque desideri esplorare gli itinerari storico-artistici del Centro storico, in compagnia di Babbo Natale;