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Palermo, Confesercenti provinciale: “No a stop delle licenze nel centro storico”

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“Urge, invece, ridefinire l’impianto regolatorio delle attività commerciali”

“Servono regole nuove non blocchi indiscriminati alle licenze commerciali”. Massimo Mangano, vicepresidente vicario di Confesercenti Palermo con delega al Commercio, interviene nel dibattito sullo sviluppo del centro storico dopo l’annuncio, all’ultimo tavolo tecnico convocato dall’assessore comunale Giuliano Forzinetti, dello stop al rilascio di nuove licenze per diversi codici ATECO che riguardano soprattutto il settore food e servizi come lavanderie a gettoni, distributori automatici e, in prospettiva, anche B&B.

“Conciliare le esigenze dei residenti con le attività del commercio è possibile non attraverso chiusure tout court nei confronti di interi codici Ateco – dice Mangano – ma solo prevedendo misure più stringenti in subordine alle quali sia possibile rilasciare le autorizzazioni e che consentano di riqualificare la presenza di esercizi commerciali e attività ricettive”.

“Riteniamo fondamentale, come abbiamo detto all’Amministrazione comunale – prosegue Salvo Basile direttore di Confesercenti Palermo – esplicitare in maniera chiara e inequivocabile il nesso di causalità tra il limite imposto e la salvaguardia dei principi di ordine superiore che il combinato disposto della Legge Franceschini e dal DDL Concorrenza impone nel legittimare una contrazione della libera iniziativa economica e privata. Questo serve a tutela di chi ha già avviato investimenti per aprire una nuova attività e anche del Comune per evitare ricorsi”.

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